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Concorso polizia penitenziaria 2024 per oltre 2500 posti, bando online: cosa sapere e come fare domanda

È online la domanda per partecipare al nuovo concorso per gli allievi di polizia penitenziaria: 2.568 i posti disponibili. Dai requisiti da possedere fino alle prove da sostenere, tutte le informazioni utili per gli aspiranti agenti.
A cura di Biagio Chiariello
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Polizia penitenziaria
Polizia penitenziaria

Da lunedì 11 marzo è online il bando per il reclutamento di 2.568 allievi di polizia penitenziaria. Il nuovo concorso arriva a circa un anno di distanza dall’ultimo di questo tipo, che però aveva coinvolto meno allievi agenti. È diretto sia a uomini sia a donne ed ha l'obiettivo di ampliare l’organico di sicurezza nei carceri italiani, per rispondere al sovraffollamento negli istituti penitenziari.

I requisiti richiesti per poter fare domanda d'ammissione sono diversi: dalla cittadinanza all'età passando per i titoli di studio posseduti; ci saranno poi diverse prove sia scritte che fisiche, oltre ad un accertamento dell’idoneità psico-fisica.

La domanda di partecipazione al Concorso (da compilare online, tramite il portale dei Concorsi del Ministero della Giustizia) dovrà essere compilata e inviata dall’11 marzo 2024 al 10 aprile 2024.

Quanti posti sono disponibili

I posti per gli 2.568 allievi di polizia penitenziaria sono divisi in due: un primo concorso per 1.541 posti disponibili (1156 uomini; 385 donne) ed è riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) che sono in servizio da almeno sei mesi alla data di scadenza della domanda di partecipazione al concorso ovvero VFP1 collocati in congedo al termine della ferma annuale, e ai volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4) in servizio o in congedo.

L’altro concorso pubblico è per 1027 posti (770 uomini; 257 donne) per cittadini italiani.

I posti del primo concorso eventualmente non coperti per mancanza di candidati idonei, saranno assegnati agli idonei non vincitori del secondo concorso, secondo l’ordine della relativa graduatoria finale di merito, maschile e femminile.

I requisiti e i titoli di studio richiesti

Come detto, per poter presentare la domanda è necessario essere in possesso di diversi requisiti: a partire dalla cittadinanza italiana e da un’età compresa tra i 18 e i 28 anni (non compiuti alla scadenza del termine per le domande). Chi ha prestato servizio volontario nelle forze armate (categorie VFP1 e VFP4) può godere di qualche eccezione: quindi un limite elevato fino a un massimo di 3 anni in più in base al periodo di ferma.

Infine bisogna godere dei diritti politici e civili, avere qualità morali e di condotta, essere idonei dal punto di vista fisico, psicologico e attitudinale.

Infine, è necessario godere dei diritti politici e civili, avere qualità morali e di condotta, essere idonei dal punto di vista fisico, psicologico e attitudinale.

Per quanto riguarda i candidati ai posti per civili, tra i titoli richiesti c'è anche un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute.

Invece i candidati per i posti riservati devono avere i seguenti titoli di studio: diploma di scuola secondaria di primo grado per i candidati in servizio o in congedo alla data del 31 dicembre 2020; diploma di scuola secondaria di secondo grado per i candidati arruolati dal 1° gennaio 2021.

Polizia penitenziaria
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Chi non può partecipare al concorso

Non possono partecipare al concorso per entrare nella polizia penitenziaria le persone destituite dall’impiego in una pubblica amministrazione e che abbiano riportato condanna a pena detentiva per delitto non colposo o sottoposte a misura di prevenzione.

Accesso negato anche per chi si è visto dichiarato il decadimento da altro impiego presso una P.A. per i motivi della lettera d) art. 127 decreto presidenziale 10 gennaio 1957, n. 3 o chi ha svolto servizio nelle Forze Armate solo come volontario in ferma breve o volontari in ferma annuale, nonché i volontari in ferma prefissata quadriennale in rafferma biennale.

La selezione: le prove scritte e le prove fisiche

Come accade nei concorsi pubblici, la selezione si sviluppa attraverso diverse fasi: la prima è una prova scritta di esame a risposta breve o a scelta multipla riguardo ad argomenti di cultura generale e a materie oggetto dei programmi della scuola dell'obbligo.

Poi ci saranno le prove fisiche, che invece prevedono una serie di esercizi fisici volti a valutare la forza e la resistenza del candidato. Tra queste, alcune sono obbligatorie: ad esempio il salto in alto, 1.000 metri di corsa piana e i piegamenti sulle braccia.

Le visite per l’accertamento dell’idoneità psico-fisica

Fondamentale per il concorso è poi l'accertamento dell'idoneità psico-fisica che prevede visite mediche nelle quali saranno verificate l'acutezza visiva, gli esami delle urine, una visita medica generale e visite specialistiche.

Per concludere un test attitudinale dove vengono valutate le capacità di ragionamento e colloqui psicologici finalizzati a riscontrare il possesso del profilo psico-attitudinale richiesto.

Come compilare la domanda e dove inviarla

La domanda di ammissione deve essere compilata fino al 10 aprile 2024 (esclusivamente online) compilando l’apposito form nella scheda sintesi del concorso sul sito istituzionale del Ministero della Giustizia. Si accede tramite Spid e Cie.

È indispensabile avere una casella di posta elettronica certificata (PEC) personale.

Dopo aver compilato il modulo di ammissione, al candidato sarà inviato un PDF contenente il proprio numero identificativo, la data e l'ora della presentazione della domanda da esibire mostrare il giorno della prova scritta.

In mancanza di questi elementi non sarà possibile partecipare.

Il corso di formazione e i luoghi di lavoro

Il candidato che riesce a superare il concorso per entrare a far parte della polizia penitenziaria deve poi seguire un corso di formazione. Successivamente l'agente deve completare la ferma per i volontari in ferma prefissata annuale.

Per quanto riguarda l'assegnazione del luogo di lavoro specificando sarà individuate in relazione alle esigenze organizzative e operative degli istituti penitenziari. Va ricordato che la prima destinazione resta invariata per almeno 5 anni.

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