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Concorso magistrati, la denuncia del Codacons: “Candidati con libri vietati”

L’associazione dei consumatori denuncia che tre candidati avrebbero introdotto tre codici nel corso della seconda prova per i 365 posti di magistrato ordinario indetto dal Ministero della Giustizia. Il concorso ora potrebbe essere annullato.
A cura di B. C.
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Presunte irregolarità al concorso per 365 posti di magistrato ordinario indetto dal Ministero della Giustizia. A denunciarle è il Codacons che ha ricevuto una serie di segnalazioni in merito alla prova tenutasi ieri. Secondo quante rivela l’associazione dei consumatori, tre candidati avrebbero introdotto tre codici commentati con la giurisprudenza con tanto di timbro del Ministero. L’utilizzo durante le prove di codici commentati è vietato dell’art. 2 – Procedure preliminari alle prove scritte del decreto 7 marzo 2014 – che stabilisce: “In sede di esame i candidati possono consultare soltanto i testi dei codici e delle leggi ed i dizionari della lingua italiana. In sede di verifica saranno esclusi tutti i testi non ammessi, in particolare quelli contenenti note, commenti, annotazioni anche a mano, raffronti o richiami dottrinali e giurisprudenziali di qualsiasi genere”.

Il concorso ora rischia di essere annullato

“Qualora risultasse accertato quanto denunciato – spiega il Codacons – si determinerebbero serie e gravi responsabilità sia per i 3 candidati autori dell’illecito (e siamo al paradosso se si considera che stiamo parlando di un concorso che dovrebbe formare dei magistrati con il compito di garantire la giustizia), con conseguente espulsione ed esclusione dal concorso, sia per i membri della Commissione, qualora non abbiano adottato le misure previste dalla legge nei confronti dei tre candidati scorretti”. Il Codacons ha richiesto al Ministero della Giustizia di poter visionare i verbali redatti il 26.06.2014, giorno appunto della seconda prova, per poter accertare se sia stata verbalizzata l’irregolarità, oltre al nominativo dei tre candidati in possesso dei codici vietati. Qualora fosse appurata si provvederà all’espulsione ed esclusione degli stessi dal concorso. E l’associazione annuncia. “Qualora dovesse emergere la mancanza di misure di esclusione dalla prova nei confronti dei tre candidati, l’intero concorso rischia di essere annullato per palese violazione delle disposizioni di legge”.

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