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Concorsi scuola, come accorgersi delle truffe degli enti che rilasciano titoli falsi

Dopo l’arresto di 9 persone in Puglia con l’accusa di far parte di un’organizzazione che rilasciava titoli di studio e professionali falsi per poter partecipare ai concorsi pubblici nella scuola, la Guardia di Finanza impegnata nelle indagini ha dato alcuni consigli per evitare truffe: “Difficile accorgersene, ma ci sono alcuni dettagli a cui prestare attenzione”.
A cura di Ida Artiaco
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"Non è facile riconoscere una truffa quando si parla di titoli universitari o erogati da istituti per poter accedere ai concorsi per l'insegnamento a scuola. Ma ci sono alcuni dettagli a cui prestare attenzione". A parlare a Fanpage.it è una fonte della Guardia della Finanza di Bari, che nei giorni scorsi ha arrestato 9 persone nell'ambito dell'inchiesta ribattezzata "Zero titoli", con l'accusa di far parte di un'organizzazione che rilasciava titoli di studio e professionali falsi, o comunque senza valore legale in Italia, emessi da sedicenti enti universitari, da istituti scolastici di istruzione superiore paritari, e scuole professionali dislocate in varie regioni per partecipare a concorsi pubblici nella scuola e diventare anche insegnanti di sostegno.

Secondo le Fiamme Gialle, nella sola attività investigativa in questione i discenti sentiti sono stati una cinquantina ma le vittime della truffa potrebbero essere molti di più, anche migliaia. "Tutto è partito dalla denuncia di un aspirante docente che quasi casualmente ha scoperto che il titolo che aveva ricevuto in realtà non era valido, dopo un controllo interno effettuato dalla scuola, così ha sporto denuncia presso i colleghi di Trani e da lì è stato fatto l'approfondimento successivo. Un primo riscontro era stato fatto col Ministero, e la responsabile della certificazione dei titoli ne aveva avallato la non validità. Da lì ci sono stati altri discenti e i controlli hanno coinvolto anche altri istituti".

Ai 9 arrestati e ai 30 indagati vengono contestati i reati "dell'associazione a delinquere, finalizzata alla truffa aggravata con riferimento ai titoli, al falso materiale per la realizzazione delle pergamene attestanti i titoli, l'autoriciclaggio perché con questi proventi milionari che sono riusciti ad accumulare tramite le quote di iscrizione sono state in parte utilizzate per proseguire l'attività ma anche per fare acquisti di lusso, tra cui auto e immobili", ci hanno spiegato.

Ma come è possibile riconoscere una truffa di questo genere? "Non è facile – ha affermato la fonte -. Si potrebbe cominciare a diffidare nel momento in cui sono coinvolte società estere, il che non implica che tutti gli istituti stranieri che erogano corsi in Italia siano non leciti, ma sicuramente è un elemento a cui prestare attenzione. Sul sito del Ministero ci sono contatti anche per chiedere informazioni circa la legittimità o meno di alcuni soggetti nell'erogazione dei corsi al di là di quello che viene pubblicato su un sito o sui social, quindi il consiglio che diamo è di verificare sempre tramite fonti ufficiali. In questo caso la truffa era fatta molto bene quindi capiamo che sia stato facile per molte persone cadere nell'equivoco".

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