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Concorsi Esercito italiano, come prepararsi alle prove scritte e fisiche: i consigli e le novità sui test

I consigli pratici dell’Esercito Italiano su come prepararsi ai vari bandi di concorso per l’arruolamento nella Forza Armata. Le novità in vista sia per i test che per le prove fisiche comunicate dallo Stato maggiore dell’Esercito per chi vuole intraprendere questo percorso di vita.
A cura di Antonio Palma
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Ogni anno l‘Esercito Italiano pubblica dei bandi di concorso per l'arruolamento di personale militare da integrare nei propri ranghi. Ecco alcuni consigli pratici su come prepararsi, sia per i test che per le prove fisiche, forniti dallo Stato maggiore dell'Esercito per chi vuole intraprendere questo percorso di vita.

Ogni quanto tempo vengono pubblicati i bandi di concorso per l’arruolamento nell’Esercito e cosa fare per candidarsi alle selezioni? Sono necessari particolari documenti o qualifiche?

I bandi di concorso per l’arruolamento nell’Esercito vengono pubblicati nel corso di tutto l’anno, con cadenze che variano a seconda della tipologia di concorso e della categoria alla quale si intende accedere, ovvero Ufficiali, Sottufficiali e Truppa. Il principale concorso per diventare Ufficiali è quello per l’Accademia Militare, bandito ogni anno nel mese di dicembre/gennaio, con la finalità di reclutare i futuri Comandanti di uomini. Al concorso possono partecipare i giovani che non hanno superato il 22° anno di età alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande. L’ultimo concorso, nel 2024, si è concluso con il reclutamento di 151 allievi Ufficiali e per il 2025 è previsto un incremento di posti a concorso a complessive 171 unità.

È possibile arruolarsi anche da giovanissimi. È il caso delle Scuole Militari, il cui concorso è bandito nel mese di marzo/aprile e che consente a ragazzi e ragazze di frequentare il triennio del liceo scientifico o classico presso la Nunziatella di Napoli o la Teulié di Milano. Ogni anno sono messi a concorso un totale di 140 posti.

Ci sono poi altri concorsi, anche questi banditi con cadenza annuale, attraverso i quali l’Esercito arruola professionisti altamente specializzati in settori quali cyber, spazio, legale ed economico-finanziario. Si tratta degli Ufficiali a Nomina Diretta e in Ferma Prefissata, per i quali nel 2025 saranno messi a concorso rispettivamente 39 e 80 posti.

Il principale concorso per diventare Sottufficiale è, invece, quello per la Scuola Sottufficiali dell’Esercito, bandito ogni anno nel mese di marzo/aprile. Al concorso possono partecipare i giovani diplomati che non hanno superato il 26° anno di età alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande. L’ultimo concorso, nel 2024, si è concluso con il reclutamento di 137 allievi Marescialli, mentre, per il 2025 sono previsti 140 posti a concorso.

Per quanto concerne il reclutamento di Volontari in Ferma Iniziale, il 31 ottobre è stato pubblicato il bando per 6.500 posti a concorso. Quale elemento di novità rispetto agli scorsi anni, c’è anche la possibilità di partecipare alle selezioni per le Forze Speciali o di essere impiegato, sin da subito, in Operazioni sul territorio nazionale in concorso alle Forze di Polizia. Tra i giovani Volontari di oggi l’Esercito formerà anche alcuni dei futuri Comandanti, Generali e Capi di Stato Maggiore dell’Esercito. Il personale in Ferma Prefissata Iniziale ha la possibilità di concorrere per i posti riservati per l’Accademia Militare o, in alternativa, può avanzare nella carriera militare partecipando ai concorsi interni per Sottufficiali e subito dopo per Ufficiali: in 10/15 anni di esperienza in tutti i gradi.

Altre informazioni sono disponibili sul sito di Forza Armata (www.esercito.difesa.it) e, per candidarsi alle selezioni, è necessario collegarsi al Portale dei concorsi della Difesa (www.concorsi.difesa.it) e compilare la domanda di partecipazione on-line. I candidati devono compilare e inoltrare la domanda di partecipazione al concorso, entro il termine di 30 (trenta) giorni decorrenti da quello successivo alla pubblicazione del bando sul portale dei concorsi on-line. Il principale requisito che accomuna tutti i concorsi è il possesso della cittadinanza italiana. Inoltre, a seconda della categoria alla quale si intende accedere, ci sono altri requisiti in relazione all’età e al tiolo di studio.

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Una volta presentata la domanda di partecipazione, come ci si può preparare nel caso di prove scritte? Ci sono test o banche dati predisposti dalla Difesa o testi consigliati?

Per i concorsi che prevedono prove scritte, le materie e gli argomenti oggetto di verifica sono indicati nel bando di concorso e fanno riferimento ai programmi ministeriali dei rispettivi titoli di studio richiesti ai candidati. Dunque, i principali testi consigliati per la preparazione sono quelli scolastici e universitari. Inoltre, l’Esercito, per taluni concorsi, fornisce ai candidati un ulteriore supporto di studio pubblicando sul proprio sito istituzionale (www.esercito.difesa.it) un simulatore della prova di preselezione di cultura generale e, sul Portale dei concorsi della Difesa, delle banche dati di domande dalle quali saranno estratti, a caso, i quesiti che confluiranno in alcune prove concorsuali.

Per quanto riguarda le prove fisiche, invece, come ci si dovrebbe preparare e quanto tempo prima? Ci sono corsi preparatori organizzati dalle Forze Armate o consigli pratici?

La condotta di uno stile di vita sano e la pratica regolare dell’attività sportiva sono sicuramente il punto di partenza per affrontare le prove fisiche. In questo modo sarà più semplice gestire la preparazione che, una volta individuato il concorso al quale si intende partecipare, è opportuno focalizzare sulle specifiche prove previste dall’iter selettivo. Nel bando sono chiaramente indicate le modalità di effettuazione di ciascun esercizio, nonché i relativi parametri di valutazione. In particolare, da quest’anno nel concorso per VFI dell’Esercito, le prove di efficienza fisica non saranno più escludenti, ma attribuiranno un punteggio incrementale sulla base dei risultati ottenuti durante lo svolgimento delle stesse che, con il punteggio relativo ai titoli di merito, confluirà nella graduatoria generale.

Non è previsto alcun corso preparatorio erogato dalla Forza Armata, ma sul sito istituzionale dell’Esercito (www.esercito.difesa.it) è possibile visualizzare dei video dimostrativi di ciascuno degli esercizi previsti dal concorso. In ogni caso, le prove fisiche si basano su esercizi di resistenza e di forza che fanno parte della normale pratica dell’attività sportiva come la corsa piana, i piegamenti sulle braccia, le flessioni addominali e le trazioni alla sbarra.  Allenarsi su di essi, anche prima di candidarsi per un concorso, è sicuramente un vantaggio.

Quando ci si presenta per i test fisici è necessaria una dieta particolare? E per quanto riguarda il vestiario, durante i test ci sono particolari prescrizioni?

La condotta di uno stile di vita sano, anche dal punto di vista alimentare, è altamente consigliata, benché non sia richiesta alcuna dieta particolare per i test fisici. Tuttavia, bisogna considerare che nei giorni immediatamente successivi alle prove fisiche, si è sottoposti anche agli accertamenti sanitari e dunque un’alimentazione sana ed equilibrata potrà essere d’aiuto anche per il prosieguo del concorso.

Nessuna prescrizione particolare è prevista in merito al vestiario per l’effettuazione dei test fisici, basterà presentarsi muniti di tuta da ginnastica e scarpe ginniche e indossare pantaloncini e maglietta ginnica per la corsa e gli esercizi. In ogni caso, è sempre opportuno verificare nel bando di concorso e sul Portale dei Concorsi della Difesa eventuali indicazioni di dettaglio.

In generale quali sono i consigli pratici che l’Esercito può dare a un giovane che si appresta a fare questo passo?

Ai ragazzi e alle ragazze che partecipano ai concorsi di Forza Armata si consiglia di approcciare l’iter selettivo, con serenità, entusiasmo e la mente sgombera da preconcetti, nella consapevolezza che il personale dell’Esercito vede in loro delle risorse preziose da accogliere in famiglia.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, si suggerisce d’indossare vestiti sobri e sentirsi a proprio agio, come quando si va a un appuntamento importante.

Prima di sostenere i colloqui potrebbe essere utile raccogliere informazioni sulla Forza Armata. Basta ascoltare Radio Esercito, che è un emittente gestito da giovani militari, o visualizzare Youtube e gli altri social network di Forza Armata per conoscere un po’ meglio l’Esercito, imparando dalla stessa quotidianità che giorno dopo giorno ci viene raccontata. Altre informazioni possono essere acquisite direttamente sul sito internet di Forza Armata (www.esercito.difesa.it) e sul portale dei concorsi on-line del Ministero della Difesa (www.concorsi.difesa.it) sul quale vengono pubblicati i bandi di concorso con tutte le informazioni utili per il loro svolgimento.

Quale elemento di novità dei concorsi, dal 2025 verrà adottata una policy più permissiva sull’applicazione dei tatuaggi, con la quale si estendono le aree del corpo tatuabili anche alle braccia. Inoltre, nella procedura concorsuale 2025 verrà concessa anche ai VFP1 in servizio nell’Esercito la possibilità di concorrere per diventare VFI, a patto che gli stessi siano in possesso dei requisiti previsti dal bando di concorso.

Oggi, la Forza Armata offre un’ampia gamma di specializzazioni che vanno da quelle tradizionali come ad esempio bersaglieri, alpini, paracadutisti, lagunari, cavalieri, carristi, artiglieri, medici e infermieri a quelle più moderne, frutto dell’innovazione tecnologica come i cyber, gli specialisti della robotica e gli operatori di droni e sistemi semi-autonomi.

La scelta di arruolarsi è un passo importante. L’Esercito guarda ai giovani con fiducia e, attraverso i concorsi, seleziona il personale e i futuri Comandanti, cui saranno affidati i compiti istituzionali della Forza Armata.

Superare un concorso è, pertanto, la prima sfida per essere militare, in quanto comporta affrontare con successo una serie di prove selettive. Una volta arruolati se ne presenteranno di nuove che saranno quelle dell’essere militare: frequenza di corsi di specialità (equitazione, paracadutismo, guida alpina, ecc.), partecipazione ad attività addestrativa ed esercitazioni multinazionali, impiego in operazioni sul territorio nazionale in concorso alle Forze di Polizia e a supporto della Protezione Civile per pubblica calamità, intervento fuori area in attività di peacekeeping. Di conseguenza, la giusta motivazione, l’impegno nello studio e nell’attività sportiva sono il punto di partenza migliore per apprestarsi a intraprendere la vita in uniforme, una scelta impegnativa ma che è allo stesso tempo foriera di esperienze importanti in quanto consente di formarsi e aggiornarsi continuamente per essere sempre pronti in tutti i contesti in cui l’Esercito è chiamato a operare.

Particolare enfasi deve essere posta sulla preparazione fisica, da non vivere solo in funzione della selezione ma come paradigma su cui basare la stessa vita militare. In generale, la formazione fornita dalla Forza Armata supporta il processo di costruzione del professionista militare che si arricchisce delle esperienze maturate sul territorio nazionale e all’estero.

Per un giovane Volontario proseguire nella carriera militare è una scelta personale. Ciò non toglie che egli possa anche decidere di partecipare per i posti riservati nei concorsi per le Forze di Polizia e per la Pubblica Amministrazione. In alternativa, un giovane Volontario che si congeda può, comunque, beneficiare del programma “Sbocchi Occupazionali” messo a disposizione dal Ministero della Difesa, volto ad agevolare il ricollocamento professionale nel mondo del lavoro privato.

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