Concordia, le parole di Francesco Schettino: “Ho fatto un guaio”
Schettino confessa le proprie colpe
Durante le prime telefonate di soccorso, subito dopo l'impatto con gli scogli, il comandante Francesco Schettino affermava: "Ho fatto un guaio, sono troppo sotto costa. Sono passato sotto al Giglio". Nel corso dei primi interrogatori, poi, l'uomo ha spiegato:
La rotta per il saluto al Giglio era stata tracciata fin dalla partenza, da Civitavecchia. L’ufficiale di rotta mi aveva avvertito dicendomi ‘Occhio allo scoglio'. Ma io lo avevo già fatto almeno altre tre o quattro volte, mi sentivo sicuro. Ero alla guida della nave e il pilota teneva il timone al mio fianco, io davo gli ordini. C’era un punto in cui dovevo virare a destra per evitare gli spuntoni ma non ho fatto in tempo. Ci siamo avvicinati troppo e quando la nave ha cominciato la virata, la poppa ha preso lo scoglio sulla fiancata sinistra e ha avuto uno scossone".
Il comandante ha ammesso le proprie colpe, ma l'opinione pubblica sembra averlo già condannato. C'è attesa, intanto, per l'esito degli esami tossicologici, cui l'uomo si è sottoposto in seguito al prelievo di un capello e delle urine. Sarà, così, possibile accertare se, al momento dell'impatto, Schettino abbia assunto sostanze stupefacenti o alcoliche. A tal proposito, più testimoni hanno riferito di aver visto il comandante "bere molto" in compagnia di Domnica, la 25enne moldava non registrata sulla lista dei passeggeri. Finora si tratta di testimonianze sporadiche e non comprovate: gli esiti degli esami tossicologici non sono ancora stati ricevuti, e Domnica si dice a disposizione dei magistrati per riferire tutto ciò che accadde durante il tragico naufragio.