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Opinioni

Complimenti a Genova che ora multa di 200 euro chi cerca un tozzo di pane tra i rifiuti

Se sei povero – così povero da rovistare in un cassonetto – a Genova ti multeranno di 200 euro. Perché come è noto i veri ricchi, oggi, si nascondono fra i cercatori di cianfrusaglie nei cassonetti della spazzatura. E’ lì che bisogna andare a colpire la ricchezza per rendere decorosa l’Italia, macché patrimoniale, sono i barboni oggi la ricchezza d’Italia.
A cura di Saverio Tommasi
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Signore e signori, un'amministrazione che non ha paura, in Italia, c'è. E' l'amministrazione di centrodestra di Genova, che riprendendo il pacchetto Marco Minniti – centrosinistra – ha deciso: la povertà è una colpa. E con il sindaco di Genova Marco Bucci in testa, oggi sono pronti a punire i colpevoli per la loro stessa condizione: i poveri.

Una volta i principi sconfiggevano i draghi, oggi le persone coraggiose le riconosci dai regolamenti: rovisti in un cassonetto cercando un pezzo di pane, o un chilo di ferro da rivendere? E io ti multo di 200 euro, così smetti di farti tutti quei soldi con i nostri rifiuti, brutto sporcaccione!
Perché in fondo chiunque può infilzare un drago con una spada, ma solo un coraggioso può riuscire a multare un disperato senza provare un senso di vergogna così grande da volersi sotterrare all'istante.

Signore e signori, loro avrebbero potuto fermare ladri, mafiosi, tangentisti, spacciatori, scippatori, assassini, stupratori o neonazi all'attacco, ma a loro piacciono le cose difficili, e allora hanno deciso di fare le multe ai poveri.

Come tagliare la mano a uno nato senza braccia, loro cercano di portare via i soldi a chi i soldi non li ha. Meravigliosi.

L'amministrazione di Genova si difende: "E' una questione di decoro urbano". Cioè di scenografia. A loro non infastidisce il cuore che qualcuno sia costretto a sopravvivere rovistando dove una persona media non volge neanche lo sguardo, cioè l'interno della pattumiera, a loro infastidisce vedere qualcuno che rovisti proprio lì. Non per la sua condizione, ma per il proprio senso del vomito, o del decoro.

Poi l'amministrazione aggiunge, per non chiarire: "per una città turistica come la nostra, soprattutto".
Ma ‘nfatti, oh, – dico io – questi poveri rischiano di far diventare poveri anche gli altri, nascondiamoli. Non vorrei essere considerato estremista, ma anzi eliminiamoli proprio e non ci pensiamo più, no?

"La ratio del provvedimento è di natura igienica", dice l'assessore. Come la guerra per il futurismo, l'igiene del mondo. Chi non vale, soccombe, così la specie migliora. Giusto, no?

Infine dalla giunta della città ligure assicurano che in accordo con la polizia municipale, comunque, "la regola verrà applicata con umanità". A parte il fatto che – se le donne e gli uomini della polizia municipale sono come quelli che conosco io – una multa del genere non la farebbero neanche se l'assessore gli puntasse una pistola alla testa, io dico: si può attuare una regola disumana in maniera umana? No, naturalmente. Altrimenti esisterebbero gli stupri gentili, il furto garbato o l'omicidio premuroso.

Date retta a me, ritirate quella norma. Anche perché se uno è povero, duecento euro per pagare una multa per il fatto di essere povere, non ve li darà mai.
Ritirate la norma e multatene gli ideatori per incapacità empatica e fuga dalla realtà. Spritz sì, ma con moderazione.

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Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
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