Compie cento anni e ottiene il rinnovo della patente: “Così posso andare ancora al mare con mia moglie”
Luciano Gulmini quasi ogni pomeriggio va al mare con sua moglie Tebe da Ravenna al mare di Lido Adriano, guidando la sua auto. Ex dipendente di Cgil e Pci, ha recentemente rinnovato la patente superando tutti gli esami necessari per dimostrare la propria idoneità al volante. Lo ha fatto nonostante l'età non proprio giovane: 100 anni di vita festeggiati lo scorso 23 agosto.
Gulmini infatti è nato nel 1924. Sua moglie quattro anni dopo (ha 96 anni). "Avevo qualche timore, la patente a cento anni non è proprio così frequente, invece tutto è andato liscio", ha ammesso al Resto del Carlino.
Il traguardo gli consentirà di mantenere viva quell'abitudine a lui cara (sicuramente fino al 2026) con la propria Lancia Y, acquistata 30 anni fa, ancora in ottime condizioni:
Io e Tebe, mia moglie, al pomeriggio possiamo continuare ad andare a Lido Adriano, al bagno Alessandra dove ci sono i nostri amici da sempre. Fa bene respirare l’aria del mare".
In effetti il rinnovo della patente non è stato difficile: "Per il rinnovo sono andato al solito Aci, mi conoscono da tempo, l'esame della vista, dell'udito, un breve colloquio e via", ha spiegato. La patente il neocentenario la conseguì ben 75 anni fa, quando aveva 25 anni e lavorava come sindacalista alla Cgil. "Mi muovevo con il mosquito, poi presi la patente e comperai una lambretta con la quale io e Tebe siamo andati in vacanza in giro in Italia e anche in Europa".
Gulmini è però anche amante della moto con la quale, sempre insieme alla sua Tebe, ha viaggiato un po' in tutt'Europa – tra Vienna, Salisburgo e Lione – ancora prima che costruissero le autostrade. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500, che li ha accompagnati in diversi viaggi in campeggio.
Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all'epoca c'era il presidente Tito. L'abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all'anno".