Come sta Papa Francesco, anche oggi non legge la catechesi: “Con la mia bronchite non posso”
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Ancora guai di salute per Papa Francesco. Il Santo Padre – che ieri sera ha inviato un videomessaggio al Festival di Sanremo anticipando l’esibizione delle artiste Noa e Mira Awad, israeliana e palestinese – questa mattina ha iniziato la lettura della catechesi dell'udienza generale che si è svolta nell'Aula Paolo VI ma si è subito interrotto e ha ceduto il testo a un suo collaboratore. "E adesso mi permetto di chiedere al sacerdote, al lettore, di continuare a leggere perché io con la mia bronchite non posso ancora, spero che la prossima volta possa".
Già domenica scorsa il Pontefice è stato costretto a interrompere l’omelia che stava tenendo in Piazza San Pietro durante la messa in occasione del Giubileo delle Forze armate e di polizia. "Ho difficoltà nel respiro", ha detto Bergoglio ai fedeli, per poi passare la parola ai concelebranti: "Adesso mi scuso e chiedo al Maestro di continuare la lettura per difficoltà di respiro" ha spiegato il Papa con voce affaticata. Il suo annuncio è stato accolto con un applauso di incoraggiamento da parte dei tanti fedeli, molti dei quali erano militari e membri delle forze dell’ordine. Da circa una settimana Papa Francesco è affetto da una bronchite che lo ha costretto a tenere alcune udienze in Casa Santa Marta, la sua residenza.
Nel corso degli ultimi mesi Bergoglio ha dovuto affrontare non pochi problemi di salute, fortunatamente non gravi. A metà gennaio era stato vittima di un piccolo incidente domestico: il Papa era caduto in Casa Santa Marta e aveva riportato una contusione all'avambraccio destro. L'infortunio non aveva provocato fratture ma l'arto era stato comunque immobilizzato, in "via cautelativa" e l'attività era proseguita normalmente.
A dicembre il Santo Padre era stato protagonista di un incidente simile: al Concistoro per la creazione dei nuovi cardinali, infatti, mostrava un evidente livido sotto al mento, causato, secondo quanto specificato poi dal direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni, dal fatto di aver colpito il comodino. In quell'occasione il Papa aveva scherzato con il cardinale Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre (Brasile), che gli aveva chiesto cosa era successo: "La sua risposta – riporta lo stesso porporato -: ‘Sai cos’è stato? Un vescovo voleva diventare cardinale. Non l’ho nominato e mi ha dato un pugno'".