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Risparmio energetico

Come risparmiare fino a 600 euro all’anno in bolletta: i tre consigli di ENEA

L’intervista di Fanpage.it a Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano di ENEA, su consumi e risparmi: “Grazie a queste tre misure le famiglie italiane possono risparmiare fino a 600 euro all’anno. Fondamentali i comportamenti consapevoli”.
A cura di Ida Artiaco
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Ci sono tre tipi di misure che le famiglie italiane possono mettere in campo per risparmiare sulla bolletta dell'energia: alcune sono di tipo amministrativo, ma ce ne sono molte altre individuali, sia a costo zero e con un investimento iniziale, che possono portare a risparmiare fino a 600 euro all'anno.

Ovviamente, tenendo conto dei prezzi attuali, in particolare del gas, in attesa che venga stabilito un tetto che permetta di fare calcoli e investimenti più precisi.

È quanto ha illustrato a Fanpage.it in una intervista l'ingegnere Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano di ENEA, l'ente che ha collaborato alla messa a punto del piano di risparmio di energia del ministro Cingolani.

Ing. Calabrese, come le famiglie italiane possono risparmiare sui consumi in vista del prossimo autunno/inverno?

"Noi come Enea abbiamo realizzato un vademecum che ieri è stato recepito dal MITE, e prevede tre azioni principali per aumentare i risparmi. La prima è di tipo "amministrativo": si dovrà abbassare di 1 grado la temperatura dei nostri ambienti riscaldati, ridurre di un'ora il periodo giornaliero dell'impianto di riscaldamento e di 15 giorni il riscaldamento previsto da normativa.

Con queste tre misure insieme, se pensiamo ad una famiglia italiana in una casa di medio isolamento termico, si potrebbero risparmiare fino a 180 euro all'anno, per un totale di 2,7 miliardi di metri cubi di gas risparmiati. Si tratta di azioni che non andranno a pesare molto sulle persone".

E le altre?

"Ci sono poi quelle misure che noi chiamiamo comportamentali e che possono essere di due tipi: a costo zero o con investimenti iniziali. Per quanto riguarda le prime, una delle azioni più importanti da fare è sotto la doccia: dobbiamo ridurre il tempo della doccia dai 7 minuti classici ai 5, e dobbiamo cercare di non avere l'acqua troppo calda, abbassandola dai 48 gradi attuali a 45 gradi, quindi di solo 3 gradi. Queste misure insieme ci consentono di risparmiare circa 250 euro a famiglia perché l'acqua calda sanitaria è la cosa che costa di più in assoluto. In generale, è sconsigliato impostare la caldaia a temperature troppo elevate perché si consuma solo più gas.

Inoltre, si deve ridurre il numero dei lavaggi in lavatrice. Possiamo farla ogni due giorni e non tutti i giorni. In questo modo si può risparmiare fino a 50 euro all'anno. Anche la lavatrice azioniamola una volta al giorno e a pieno carico: ciò potrebbe comportare un risparmio di circa 75 euro all'anno.

Per quanto riguarda le misure con investimento iniziale, non solo la raccomandazione è di sostituire tutti i corpi illuminanti da incandescenti a quelli a led perchè ci fanno risparmiare fino all'85% dell'energia elettrica che consumiamo per illuminare la casa. Ma c'è anche quella che riguarda la sostituzione dei vecchi frigoriferi con altri di classe A, il che ci consente di risparmiare fino al 67% dell'energia elettrica utilizzata per questo tipo di impianto".

Mettendo in pratica i consigli che Enea ha dato nel suo ultimo vademecum a quanto ammonta, concretamente, il risparmio massimo perseguibile in bolletta?

"Dipende molto dal tipo di casa e dalla zona climatica. Ma possiamo dire che sommando insieme queste misure si può arrivare ad un risparmio di circa mille euro all'anno, nel caso in cui venissero messe tutte in pratica e con i costi attuali dell'energia. Ma è ovvio che è difficile che una famiglia vada a sostituire contemporaneamente frigorifero e altri elettrodomestici, per cui possiamo dire si possono raggiungere in media 600 euro all'anno di risparmio".

Lei ha parlato di frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie. Ci sono altre elettrodomestici "energivori" a cui prestare attenzione?

"Sicuramente il forno. Sostituendolo con uno di classe avanzata ci fa risparmiare circa 45 euro all'anno. Ma qui entra in gioco anche l'utilizzo consapevole. Quando impostiamo il forno a 220 gradi per cucinare una crostata, possiamo anche spegnerlo un po' prima che sia terminata la cottura perché il forno in genere mantiene il calore per altri 20 minuti dopo lo spegnimento.

Anche quando cuciniamo la pasta, ricordiamoci che la cosa più importante è usare il coperchio, perché quando l'acqua bolle possiamo coprire la pentola e abbassare il fuoco per il resto della cottura. In caso contrario si spreca energia. Un fornello alla massima potenza consuma quasi il doppio di uno a fiamma bassa".

Oggi l'Italia, come altri Paesi europei, corre ai ripari per evitare costi fuori controllo nei prossimi mesi nel settore energetico. Su cosa si sarebbe dovuto investire per evitare una simile situazione di emergenza?

"Sicuramente sulle rinnovabili, e questo vale sia a livello di Paese che a livello individuale. Pensiamo anche ai vantaggi che può portare l'isolamento termico degli edifici, il caldo che si produce resta all'interno, sostituiamo i vetri, pensiamo a rendere la nostra casa il più possibile efficiente".

Su quali settori siamo ancora in tempo per intervenire per evitare il collasso economico delle famiglie?

"La prima cosa che si deve fare è mettere in pratica il comportamento consapevole, il che vale nelle case, ma anche in ufficio e nel settore della mobilità. In Italia c'è una rete di piste ciclabili estesa e bisogna pensare alla mobilità sostenibile e a basso costo, tra bici e mezzi pubblici, perché il problema del gas oggi lo vediamo anche nel petrolio e nel gasolio".

È d'accordo con il tetto al prezzo del gas di cui si sta discutendo a livello europeo?

"È indispensabile. Senza conoscere il costo dei combustili e delle materie prime non si può pianificare nulla. È evidente che non avendo un tetto al prezzo del gas non abbiamo neanche un tetto a quello dell'energia, il che non ci permette di fare fare calcoli, ipotizzare scenari e dare la possibilità gli investitori di investire".

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