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Covid 19

Come potrebbe cambiare il green pass: obbligatorio per ristoranti al chiuso e discoteche

In settimana il governo varerà le nuove regole sul green pass, che ne estenderanno l’uso ad altri ambiti rispetto a quanto stabilito finora. Su discoteche e ristoranti al chiuso il governo sembra aver trovato l’accordo per varare il decreto che rende obbligatoria la certificazione verde, che verrà rilasciata solo dopo entrambe le dosi di vaccino.
A cura di Susanna Picone
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La settimana prossima il governo varerà le nuove regole sul green pass, che ne estenderanno l'uso ad altri ambiti rispetto a quanto stabilito finora. La cabina di regia è prevista martedì e poi ci sarà il Cdm per allargare l'obbligo di green pass ad altri ambiti come ad esempio trasporti come treni, pullman, e anche palestre, cinema, teatri, discoteche. In particolare su discoteche e ristoranti al chiuso il governo sembra aver trovato l’accordo per varare il decreto che rende obbligatorio il green pass. Insomma, laddove esiste il pericolo di assembramento potrebbe diventare obbligatorio il green pass. Il documento verrà rilasciato a chi ha effettuato la doppia dose del vaccino, a chi è guarito o a chi ha un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. In caso di controllo delle forze dell’ordine, chi ne è sprovvisto rischia una multa fino a 400 euro e il gestore dell’attività potrebbe subire la chiusura per 5 giorni.

Nel decreto i parametri per i colori delle regioni

L’obiettivo del governo è mantenere tutta l’Italia zona bianca almeno fino a Ferragosto e scongiurare la chiusura delle attività nonostante l’aumento dei contagi a causa della diffusione della variante Delta. Nel nuovo decreto saranno inseriti i nuovi parametri per stabilire i colori delle regioni non solo sulla base dell’incidenza del Coronavirus ma anche sull’occupazione dei reparti ospedalieri e delle terapie intensive.

Locatelli: "Green pass per i ristoranti al chiuso"

Del green pass ha parlato anche Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico e presidente del Consiglio superiore di sanità: "I dati indicano una ripresa netta della circolazione virale nel Paese. Anche nelle ultime 24 ore abbiamo avuto un incremento di circa 300 casi. Come ha documentato la Cabina di regia, l'età mediana dei contagiati è 28 anni, dato che dimostra come i contagi siano legati in buona parte alla popolazione giovane in ragione della maggior socializzazione del periodo estivo, un po' come è successo l’anno scorso”, ha detto in un'intervista a Repubblica. "Credo che vadano fatte scelte per contrastare la ripresa della circolazione virale. Dare accesso a determinate attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificato verde, è una strategia inevitabile – ha detto quindi Locatelli – Penso a concerti, grandi eventi, stadi, cinema, teatri, piscine palestre. In questi casi è fuori discussione la necessità del documento”. Secondo il presidente del Css va considerato seriamente anche il Green Pass per mangiare al chiuso nei ristoranti.

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