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Come hanno fatto i due treni a scontrarsi a Faenza: le ipotesi sulla dinamica dell’incidente

La Procura di Ravenna ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario dopo l’incidente di domenica 10 dicembre intorno sulla linea Rimini-Bologna. La magistratura ha anche disposto il sequestro dei convogli coinvolti, un Frecciarossa proveniente da Lecce e diretto a Venezia Santa Lucia e un regionale. Nell’incidente sono rimasti feriti 17 passeggeri. Ecco una prima ricostruzione di quanto potrebbe essere accaduto.
A cura di Eleonora Panseri
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È stato aperto dalla Procura di Ravenna un fascicolo per disastro ferroviario dopo l’incidente avvenuto nella serata di ieri, domenica 10 dicembre, intorno alle 20.30 sulla linea Rimini-Bologna. La magistratura ha anche disposto il sequestro dei convogli coinvolti, il treno Frecciarossa 8828 proveniente da Lecce e diretto a Venezia Santa Lucia che ha tamponato in retromarcia il regionale 1742. Nell'incidente sono rimasti feriti 17 passeggeri.

Stando a quanto ricostruito finora, il regionale diretto da Rimini a Bologna era fermo in attesa che il semaforo rosso diventasse verde. Il Frecciarossa 8828 proveniente da Lecce e diretto a Venezia Santa Lucia si era arrestato a sua volta poco più avanti oltre il semaforo rosso. I due convogli marciavano nella stessa direzione e per riallinearsi dietro il segnale di stop il secondo treno avrebbe fatto una retromarcia.

Durante questa manovra avrebbe quindi tamponato il regionale fermo poco più indietro. Sul posto da subito erano al lavoro agenti della Polfer per i rilievi, personale sanitario e vigili del fuoco per l'assistenza ai passeggeri e il personale di Trenitalia che ha disposto l’arrivo di un treno per caricare quanti erano rimasti bloccati sui mezzi incidentati.

Non è un caso che i due convoglio viaggiassero sullo stesso binario: la linea ferroviaria Bologna–Rimini viene utilizzata in maniera promiscua dai treni ad Alta Velocità, dagli Intercity e dai regionali. Come spiega il Corriere della Sera, nel tratto in cui avvenuto l'incidente infatti non esiste una linea dedicata per il transito esclusivo dei treni alta velocità, come invece accade sulla direttrice Torino-Salerno.

Ma questa non è una novità: i treni Frecciarossa sono abilitati a transitare con una velocità ridotta rispetto al massimale sulle linee tradizionali anche in altri punti, in particolare per collegare le città della costa Adriatica con fermate di solito previste a Rimini, Ancona, Pescara, Foggia, Bari, Lecce e Taranto. 

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