Come gestire l’ansia da Coronavirus con 3 esercizi di mindfulness
Se non avete mai praticato meditazione o mindfulness questo potrebbe essere un buon momento per cominciare. Le nostre emozioni a causa del Coronavirus sono inquinate dalla solitudine a cui siamo costretti e dal timore del contagio. E per questo iniziare una pratica che ci riporti a una maggior consapevolezza di noi può essere davvero d'aiuto. "Molte persone in questo periodo si sentono perse, sentono di aver perso la barra del timone – ha spiegato a Fanpage.it Maria Beatrice Toro, psicologa, psicoterapeuta e docente presso l'Università La Sapienza e autrice di numerosi libri sulla Mindfulness – E i pensieri negativi prendono il sopravvento. La mindfulness e la meditazione ci possono aiutare a ricentrarci, a ritrovare noi stessi".
Perché la mindfulness è adatta a tutti
Togliere il pilota automatico: praticare mindfulness vuol dire smettere di agire e di muoversi in maniera distratta, e focalizzare l'attenzione su quello che si sta facendo. Ed è adatta anche per i più scettici: a differenza di quello che tanti credono non si tratta infatti di una pratica trascendentale, ma di una ricerca di contatto con il presente: "Il presente di oggi è difficilissimo. Ma tutti gli organi sanitari ci consigliano di viverlo per quello che è: l'OMS ha consigliato ad esempio di evitare comportamenti di fuga dalla realtà, come rifugiarsi nel cibo o nell'alcol o sostanze stupefacenti. La mindfulness ci aiuta ad affrontare quello che sta succedendo e ci aiuta a capire che finché ci siamo, finché respiriamo e siamo presenti a noi stessi, vuol dire che ci sono più cose che vanno bene in noi di quelle che vanno male".
Respirazione cosciente
Il primo esercizio che possiamo fare tutti da casa, e non serve neanche il tappetino, è la ‘Respirazione cosciente‘. Un esercizio per calmare la mente e entrare in contatto con i nostri pensieri e le nostre emozioni. "Online si trovano video e audio per questo esercizio. Bisogna sedersi in una posizione comoda ma dignitosa. Essere presenti a se stessi, ascoltare le sensazioni corporee e portare l'attenzione all'inspirazione e all'espirazione. Ogni volta che ci distraiamo, torniamo al respiro". Prendiamolo come una buona abitudine e facciamolo al mattino presto dopo aver fatto colazione, per iniziare la giornata in maniera più equilibrata e centrata.
Esplorazione sensoriale
Per questo secondo esercizio partiamo dal titolo di un libro di Kabat-Zine il fondatore del metodo Mindfulness ‘Riprendere i sensi': "Possiamo ricominciare a esplorare la realtà attraverso i sensi. Scoprendo delle cose nuove anche nell'ovvio e nelle cose banali. Possiamo provare a guardare le cose con un occhio nuovo e a fare esercizi di esplorazione sensoriale. Partendo dall'olfatto ad esempio: apriamo la finestra (fortunatamente c'è anche meno inquinamento in questo periodo) e cerchiamo di capire se l'aria che sentiamo è diversa da quella che sentiamo di solito. Oppure scegliamo di mettere una candela profumata in una stanza e entrare in contatto con un aroma che ci piace e ci rilassa, qualunque esso sia. Oppure facciamo scorta di agrumi e facciamoci invadere dal loro profumo". Questo esercizio si può applicare anche al cibo: la mindfulness eating o alimentazione consapevole. "Mangiamo con tutti e cinque i sensi: prima di mangiare una mela guardiamola, odoriamola, posso toccarla con le labbra per sentire se è liscia o ruvida e poi possiamo tagliarla e sentire il rumore che fa quando si spezza e infine quando la mangio posso provare a sentire l'effetto che fa sul mio corpo dopo averla deglutita. Non succederà al primo boccone ma a metà probabilmente sì".
Mindfulness camminata
Siamo a casa ma non dobbiamo restare fermi. Lo stanno dicendo tutti: dai medici agli psicologi passando per i personal trainer. Anche solo 20 minuti al giorno sono indispensabili per la nostra salute. "Possiamo provare a eseguire delle posture di mindfulness yoga, il web scoppia di materiale da cui trarre ispirazione. Non dobbiamo però renderci la vita troppo complicata. Possiamo scegliere una postura che ci riesce, una posizione di pilates, un vecchio esercizio di quando eravamo bambini, anche saltare la corda. L'importante è fare un movimento consapevole, in modo da poter percepire in maniera chiara tutte le sensazioni che questo movimento evoca in noi: dal sentire le piante dei piedi, al respiro che cambia". E poi c'è la mindfulness camminata: "Prendiamo un tappetino oppure misuriamo a occhio cinque passi: facciamo finta di essere su una passerella di un monastero vietnamita, mettiamoci in corridoio, e con la stessa attitudine e la stessa sacralità di un monaco, camminiamo avanti e indietro prestando la massima attenzione alle nostre piante dei piedi, che sono ricchissime di terminazioni nervose. Ne sentiremo immediatamente tutti i benefici".