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Come funziona la truffa internazionale che sfrutta i volti di Fazio, Marcuzzi e Fagnani su Facebook

Ferragni, Venier, Merlino, Cattelan, Blasi, Ferilli e Littizzetto. Ci sono anche loro tra i volti Tv usati per le fake news che da settimane circolano su Facebook. Fanpage.it ha analizzato lo schema di truffe che spinge a mettere i propri risparmi su una piattaforma di investimenti, eludendo i controlli di base di Facebook e coinvolgendo profili esteri ignari di tutto: da artiste a politici brasiliani, passando per il Ministero dello Sviluppo greco.
A cura di Redazione
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Articolo a cura di Andrea Parrella e Valerio Berra

Luciana Littizzetto che consiglia un modo per diventare milionari, Myrta Merlino e Sabrina Ferilli che pubblicizzano una piattaforma di investimenti a Domenica In da Mara Venier. Alessia Marcuzzi che racconta il segreto per accrescere il tuo patrimonio e viene rimproverata da Fabio Fazio di essere una "irresponsabile" perché “le sue informazioni potrebbero scuotere le fondamenta della società”, con conseguente "intervento delle autorità in studio". E ancora, il segreto delle risorse economiche di Francesca Fagnani svelato in diretta tv, la banca d’Italia che cita in giudizio Ilary Blasi, Chiara Ferragni e Elisabetta Canalis che spiegano ad Alessandro Cattelan il segreto delle loro fortune finanziarie.

Se solo una di queste notizie è comparsa sul vostro telefono mentre passavate da un post all’altro su Facebook, non avete avuto allucinazioni. Da settimane, ormai, molti post di questo tipo compaiono sulle timeline degli utenti italiani del social network fondato da Mark Zuckerberg. La notizia è che è tutto falso, ma dietro si nasconde un sistema articolato che coinvolge i profili Facebook di politici e artisti brasiliani, cantanti americani, conduttori rumeni e addirittura la pagina ufficiale di un ministero greco.

La truffa degli articoli di Repubblica

Andiamo per gradi. Quelle di cui parliamo sono campagne di sponsorizzazioni lampo, della durata di pochi giorni, a volte solo ore, che sfruttano la fama di alcuni tra i volti più noti della televisione italiana, associando i loro nomi a un elemento che fa inevitabilmente gola: i soldi. Di solito campagne del genere sono costruite talmente male che basta poco per smascherarle. Ma questa volta siamo davanti a qualcosa di diverso.

I post sono costruiti tutti nello stesso modo. Sembrano anteprime di articoli di giornale, la grafica che viene usata di più è quella del quotidiano Repubblica. Il post si divide sempre in due parti. Vi facciamo l’esempio di un articolo che usa il volto di Alessia Marcuzzi, uno dei più abusati in questa vicenda, in cui si legge:

Fabio Fazio, conduttore di Che Tempo Che Fa, ha definito Alessia Marcuzzi “irresponsabile” e ha affermato in diretta che “informazioni finanziarie di questa portata potrebbero scuotere le fondamenta della società italiana.

Poi il titolo dell’articolo in anteprima diventa:

Il colloquio è stato interrotto dalle autorità, ma era troppo tardi, visto che Alessia Marcuzzi aveva già raccontato tutto

Anche la foto è scelta con attenzione. È presa dall’intervista fatta ad Alessia Marcuzzi negli studi di Che Tempo Che Fa nel maggio del 2019. La cosa più interessante però arriva quando si apre l’articolo. L’intervista in cui Alessia Marcuzzi rivela le sue “informazioni finanziarie” è impaginata esattamente come fosse un articolo di Repubblica. C’è poi qualche nota ironica, uno dei redattori citati nell’articolo si chiama Gian Porcello.

FACEBOOK | Una delle truffe con protagonista Alessia Marcuzzi
FACEBOOK | Una delle truffe con protagonista Alessia Marcuzzi

Tutti gli elementi, dai colori al font, passando per quelli in testa all’articolo e alle didascalie riproducono l’aspetto grafico del quotidiano. Certo, guardandolo bene ci sono tantissimi dettagli che non tornano ma un lettore meno attento, o semplicemente di fretta, potrebbe tranquillamente cascarci. Tutti questi articoli svelano lo stesso segreto: per fare soldi bisogna registrarsi sul portale di investimenti Immediate Momentum.

La nostra telefonata con il portale di investimenti

Ci abbiamo provato anche noi. Abbiamo lasciato i nostri dati sul portale Immediate Momentum: mail e numero di telefono. Dieci minuti dopo ci ha richiamato un numero, dall'altra parte una ragazza parla un italiano quasi perfetto, anche se l’accento tradisce sfumature slave. Dice di chiamarsi Francesca Lombardi, difficile che sia il nome vero. Cerca di entrare in confidenza: “Che voce giovane che hai!”. Francesca vuole convincerci che Alessia Marcuzzi usi davvero i loro servizi: “Noi abbiamo tanti clienti Vip, da Alessia Marcuzzi a Gianluca Vacchi o Flavio Briatore”. La truffa regge anche davanti alle nostre domande: “Esistono tante truffe è vero. Ma tu hai visto la pubblicità di una persona affidabile. Tu andresti a fare la pubblicità di una associazione a delinquere? No, nemmeno la Marcuzzi lo farebbe”. Il passaggio dopo averci convinti sarebbe quello di investire su Immediate Momentum: “La cifra minima è 250 euro”.

FACEBOOK | Il finto articolo di Repubblica rimanda sempre al portale Immediate Momentum
FACEBOOK | Il finto articolo di Repubblica rimanda sempre al portale Immediate Momentum

Una volta fatto l’account si arriverebbe sulla piattaforma dove bisogna mettere i soldi. Si chiama Krakcoin. Anche qui il nome è furbo. Kraken è una piattaforma di cripto molto nota. Krackoin copia il nome e copia anche il logo (è lo stesso ribaltato). Abbiamo già visto questo tipo di truffe. Non si investe niente, non si comprano azioni, non si acquista oro. Ogni centesimo investito sparisce. Insistiamo con Francesca, le spieghiamo tutti i motivi per cui ci sembra una truffa. A questo punto lei mette giù il telefono immediatamente. Ma non è tutto, manca la parte forse più interessante di questa storia. 

Il problema delle sponsorizzazioni: da dove arriva la truffa

Se le sponsorizzazioni sono fantasiose, ancor più singolari sono gli account dai quali partono. Ad esempio la pagina di Marcio Victor, un politico brasiliano eletto nel 2020 come consigliere nella municipalità di Posse, un comune a nord est del Paese. O ancora Mariana Aydar, musicista brasiliana molto nota proprio in Brasile, oppure Justin Love, artista statunitense. Abbiamo provato a contattarli, ricevendo risposta dal solo Victor, che ha confermato di aver ricevuto diverse segnalazioni sui suoi post sponsorizzati nei giorni scorsi da parte di alcuni utenti europei e di aver denunciato l'hackeraggio del suo profilo a Facebook (non a caso i post in questione sono spariti).

La truffa sulla pagina di un ministero greco

Ancora più assurdo è che le campagne di sponsorizzazione in questione siano partite dal profilo Facebook ufficiale del Ministero dello Sviluppo greco. Con un facile controllo dalla piattaforma di Meta che consente di analizzare le sponsorizzazioni partite da un singolo profilo, scopriamo che da questa pagina del ministero greco, con tanto di spunta blu, sono partire circa 120 campagne di sponsorizzazione, molte delle quali proprio riferite all'Italia e, il più delle volte, ad Alessia Marcuzzi (nella foto in basso due esempi). Si tratta evidentemente di pagine che fanno parte di un network di profili hackerati da cui vengono innescate campagne di brevissima durata, con identico meccanismo. Anche il ministero greco, che abbiamo provato a raggiungere telefonicamente, non ha risposto alla nostra richiesta di spiegazioni.

FACEBOOK | Le sponsorizzazioni sulla pagina del Ministero dello Sviluppo greco
FACEBOOK | Le sponsorizzazioni sulla pagina del Ministero dello Sviluppo greco

Il fattore dell’età degli utenti di Facebook

C’è un altro aspetto di cui tenere conto. Le campagne di sponsorizzazione possono essere destinate a un pubblico ben preciso, filtrato in base al target, all’età e altre caratteristiche. Non appare casuale che sia proprio Facebook la piattaforma più aggredita da queste campagne di fake news, visto che, secondo i dati di Statista, oltre il 60% degli utenti di Fb in Italia ha più di 35 anni, il 23 % circa ne ha più di 55. Non esattamente dei nativi digitali, una fascia tra cui è facile pescare persone che conoscono volti come Fabio Fazio o Francesca Fagnani e leggendo una notizia bomba su quanti soldi investono non sono in grado di capire di trovarsi davanti a una truffa.

FACEBOOK | Anche Elisabetta Canalis è fra i volti esposti nella campagna
FACEBOOK | Anche Elisabetta Canalis è fra i volti esposti nella campagna

La stessa tecnica in Romania e Spagna

Un'agenzia informatica rumena, ProDefence, ha condotto delle indagini nelle ultime settimane in merito. Siamo riusciti a trovarla proprio grazie ad alcuni approfondimenti pubblicati da ProDefence sul tema, nei quali apparivano proprio i post Facebook con i volti della Tv italiana. Fanpage.it ha contattato il responsabile Alexandru Anghelus che ci ha spiegato cosa siano riusciti a trovare in merito: "Da tempo investighiamo su questa frode relativa a sponsorizzazioni di una piattaforma di investimenti. La campagna sta usando pubblicità che veicoli utenti sul sito e lo fa utilizzando profili compromessi e pagine di Facebook, tra cui quella di un ministero greco". Quello, appunto, di cui vi abbiamo già parlato. C'è una finezza in più, dato che i personaggi noti sfruttati per le campagne cambiano di stato in stato. In Romania vengono utilizzati come esche personaggi della Tv, conduttori di telegiornali, ma anche persone coinvolte in incidenti o casi di cronaca. Lo stesso sistema vale per alcuni post rivolti al pubblico spagnolo, con le immagini di un noto programma Tv locale.

Il caso dei post rumeni, con identica struttura di quelli realizzati per le fake news in Italia.
Il caso dei post rumeni, con identica struttura di quelli realizzati per le fake news in Italia.

La responsabilità di Meta

Incontriamo tutti i giorni delle truffe online. Il dato assurdo qui è che c’è dietro una sponsorizzazione fatta direttamente da Facebook e veicolata da pagine ufficiali. Come è possibile che delle palesi fake news finiscano per bucare le maglie dei controlli di Facebook? Anche perché c’è un altro elemento, che è un aggravante per la moderazione del social network di Zuckerberg. Il 26 settembre una di queste truffe con personaggi famosi era stata segnalata da David Puente, giornalista di Open, che fa parte del team di fact checking di Facebook in Italia. Facebook ha risposto così a un chiarimento chiesto da Fanpage.it:

"I truffatori utilizzano diversi metodi, sia online che offline, per ingannare le persone, tra cui telefonate e messaggi di testo falsi, e-mail di phishing e annunci di truffe online. Stiamo dedicando risorse significative per contrastare questo fenomeno, a partire dal bloccare gli annunci fraudolenti sulle nostre piattaforme. Continuiamo a investire in nuove tecnologie e metodi per proteggere le persone che utilizzano i nostri servizi da queste truffe".

Nonostante avesse già smascherato la truffa, la campagna di sponsorizzazione è continuata e continua tutt’oggi, come può dimostrare un semplice controllo delle sponsorizzazioni sui profili sopra citati. Non solo. Nei giorni scorsi l’etichetta che segnalava la presenza di una truffa non compariva nemmeno sotto il post dell’articolo da cui era partito il fact checking. Solo dopo che Fanpage.it ha chiesto chiarimenti a Meta alcuni di questi post sono stati bollati come fake news. Facebook sapeva ma le campagne in cui venivano sponsorizzate quelle che sono a tutti gli effetti delle truffe sono andate avanti.

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