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Come funziona la settimana lavorativa di 4 giorni che sta sperimentando Luxottica

Il nuovo accordo riguarderà i circa 20mila dipendenti degli stabilimenti nazionali. La novità più interessante riguarda la “settimana corta”: per 20 settimane all’anno i dipendenti Luxottica lavoreranno quattro giorni, a parità di salario, restando liberi da venerdì a domenica.
A cura di Susanna Picone
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Quattro giorni di lavoro a settimana ma a salario invariato: è questo, in sintesi, l’esperimento di Luxottica, il colosso degli occhiali ultima in ordine di tempo tra le aziende che hanno deciso di adottare la settimana corta.

L’esperimento vedrà i poco meno di 20 mila dipendenti degli stabilimenti italiani di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino (Belluno), Pederobba (Treviso), Lauriano (Torino) e Rovereto (Trento), lavorare, per 20 settimane l'anno, per quattro giorni, ovvero solo dal lunedì al giovedì, in modo tale da avere tre interi giorni liberi dal lavoro a settimana, dal venerdì alla domenica. Tutto questo, chiaramente, a parità di salario.

Il nuovo contratto integrativo sottoscritto alla Luxottica (EssilorLuxottica) tra l'azienda e le organizzazioni sindacali introduce tale possibilità su base volontaria. Ciascun lavoratore che vorrà aderire all'opzione perderà cinque permessi retribuiti l'anno che andranno a coprire altrettanti venerdì liberi, gli altri 15 invece saranno a carico dell’azienda.

Nel contratto previsto poi che ai lavoratori in uscita verrà concesso il part time per 3 anni con contributi pieni e i giovani che prenderanno il loro posto non saranno più assunti a tempo parziale, come avvenuto finora, ma da subito a tempo pieno. Stabilita inoltre la stabilizzazione a tempo indeterminato di 1.550 lavoratori oggi in somministrazione e si sostiene il diritto allo studio dei lavoratori estendendo il diritto dei tre giorni di permesso non solo per esami universitari ma anche per master, Its, istituti ottici e secondari digitali tecnologici. Previste anche ulteriori 24 ore su base annuale per favorire la gestione dei percorsi di formazione.

"I lavoratori – le parole di Milena Cesca, segretaria generale Femca Cisl Belluno – oggi alle aziende chiedono soprattutto tempo di vita, e la vera sfida è di dimostrare che si può essere efficienti e produttivi lavorando meno ore. Il mondo del lavoro sta attraversando una fase di profonda trasformazione. I giovani sono molto più dinamici, non sono più attaccati al posto fisso come un tempo, cambiano lavoro più spesso e vanno dove c'è più welfare e più flessibilità".

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