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Neonata rapita in ospedale e ritrovata a Cosenza

Come avrebbe fatto Rosa Vespa a ingannare il marito Acqua Moses: le chat, le visite dal ginecologo e il rapimento

La 51enne Rosa Vespa è in carcere dopo aver confessato di aver rapito una neonata da una clinica di Cosenza facendola passare per un suo figlio. La donna ha finto una gravidanza ingannando parenti e persino il marito Acqua Moses, che lei ha scagionato. Per portare avanti la sua menzogna ha ordito vari inganni tra finte visite, chat e foto rubate online con le quali ha convinto chi era accanto a lei.
A cura di Antonio Palma
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A sinistra, Acqua Moses e Rosa Vespa.
A sinistra, Acqua Moses e Rosa Vespa.
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Fingendosi infermiera, il 21 gennaio scorso Rosa Vespa è entrata nella clinica Sacro Cuore di Cosenza portando via una neonata di pochi giorni. Ad accompagnarla il marito che con lei si è diretto poi a casa dove ad attenderli vi erano i parenti per festeggiare quello che credevano il figlio della coppia. Un rapimento lampo durato poche ore e che si è concluso con l’irruzione della polizia nell’abitazione. Così si è scoperto che la donna aveva finto per mesi la gravidanza di un maschietto, simulando visite ed esami mai fatti. Arrestata col marito Acqua Moses, ha confessato tutto scagionando l’uomo che dal suo canto ha detto di essere stato ingannato ed è stato scarcerato, anche se resta indagato.

Rosa Vespa pensava di essere incinta: la convinzione dopo un ritardo di 2 mesi

Secondo quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice nei confronti della 51enne calabrese, tutto sarebbe nato nel maggio scorso quando Rosa Vespa si convince di essere incinta dopo un ritardo del ciclo mestruale che si protraeva da 2 mesi. Aveva subito informato il marito, in partenza per la Nigeria per motivi familiari, ma poi non si è più sottoposta ad alcun controllo medico, continuando a sostenere di aspettare un neonato anche al ritorno dell'uomo, convincendolo di volta in volta a non partecipare alle finte visite e persino al parto.

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Le chat con il marito Acqua Moses: cosa gli ha detto Rosa Vespa quando ha finto di partorire

Per convincere il marito che fosse incinta, la donna avrebbe inventato varie scuse. “Sia in occasione delle visite durante la gravidanza che durante il parto, la moglie aveva sempre detto che avrebbe dovuto aspettare fuori perché non era consentito l'accesso ad altre persone” scrive il giudice. “Amore mio non ti fanno entrare. Ma io sono tranquilla ora. Guarda Whatsapp che dopo ti mando la foto dell'amore nostro” scriveva la donna nelle chat mentre era in un hotel facendo finta di partorire. Al momento del finto parto ha mandato addirittura un messaggio che simulava la comunicazione di un operatore sanitario. Infine all'uomo aveva inviato anche la fotografia di un bambino, probabilmente presa da internet.

Le finte ecografie e le bugie di Rosa Vespa: il Covid e il racconto ai familiari

Con la stessa tecnica, la donna ha ingannato anche parenti e amici. Nelle chat infatti li invitava a non presentarsi mai in ospedale e in alcune occasioni giustificava il tutto a causa di fantomatici casi Covid in ospedale. Per rendersi credibile Rosa Vespa aveva creato un gruppo su WhatsApp attraverso il quale aggiornava i familiari sullo stato del parto ma raccontando loro una menzogna dopo l’altra durante l’intera finta gravidanza. “Non ho più il Covid, ma il bambino deve restare in osservazione in ospedale per altri 4 giorni” aveva detto ad esempio per giustificare il suo rientro in casa senza il bimbo.

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L’arresto di Acqua Moses insieme alla moglie Rosa Vespa

Le bugie sono crollate tutte insieme quando la polizia ha fatto irruzione in casa per riprendere la bimba appena rapita dalla clinica. La donna è stata arrestata col marito Acqua Moses ma poi lei lo ha scagionato completamente assumendosi tutta la responsabilità. L’uomo era presente in clinica al momento del rapimento ma ha aspettato nell’atrio e ha detto che pensava che lei stesse solo andando a prendere il loro bimbo. Un racconto che, insieme ai messaggi e alle chat, ha convinto il gip a scarcerarlo anche se la sua posizione resta al vaglio degli inquirenti.

Rosa Vespa scagiona il marito: Acqua Moses viene scarcerato

Rosa Vespa ha ammesso tutto spiegando di aver ingannato anche il marito. L’uomo ha detto di aver sempre creduto ai racconti della moglie e di essere stato convinto che il bambino rapito fosse realmente suo, fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Secondo gli inquirenti, Acqua Moses si era preoccupato anche di chiedere alla moglie come avrebbe dovuto procedere per la registrazione della nascita del bambino, “ottenendo in merito una serie di rassicurazioni da parte della Vespa”. Anche per questo è stato scarcerato. “È stato creduto totalmente perché lui stesso ha ritenuto credibile la gravidanza portata avanti dalla moglie. Ci sono anche delle foto che ritraggono Moses mentre bacia la pancia della moglie" ha spiegato il suo legale. L’uomo al momento però resta indagato per concorso in sequestro di minore.

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