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Alessandra Matteuzzi uccisa a Bologna, ultime news

“Come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso”: a processo 4 haters di Alessandra Matteuzzi

Quattro persone sono finite a processo per aver insultato la memoria di Alessandra Matteuzzi, uccisa a martellate a Bologna dall’ex fidanzato Giovanni Padovani: tra di loro anche il direttore della Croce Bianca di Ferrara.
A cura di Ida Artiaco
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Alessandra Matteuzzi
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"Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso". Questa è solo una delle numerose frasi apparse sui social dopo l'omicidio di Alessandra Matteuzzi, la 56enne presa a martellate sotto la sua casa a Bologna il 23 agosto scorso dal suo ex fidanzato. Un delitto efferato, per il quale è finito in carcere l'ex fidanzato della donna, il calciatore 27enne Giovanni Padovani.

Ebbene, ora, oltre al presunto killer, a processo andranno anche gli haters accusati di aver offeso la memoria della donna con i propri commenti sui social network. La Procura bolognese, dopo la denuncia dei familiari della vittima, assistiti dagli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini, ha infatti citato in giudizio quattro imputati per diffamazione aggravata e la prima udienza è fissata per il 25 gennaio prossimo.

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Tra questi c'è anche Donatello Alberti (difeso dall'avvocato Gisella Rossi), all'epoca direttore della Croce Bianca di Ferrara, che nelle ore successive all'assassinio scrisse sui social: "Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso", suscitando forti polemiche e poi finendo sospeso dall'associazione. "Esempi sani e giusti, non ferite gratuite nei confronti di chi non può più difendersi", replicarono all'epoca alcune amiche della vittima.

Ma si tratta solo dei primi ad essere identificati e le indagini del pm Bruno Fedeli e della Polizia Postale proseguono, sulla base delle segnalazioni degli avvocati dei familiari di Alessandra. Attualmente in Corte di assise è in corso il processo per Padovani, accusato di omicidio aggravato ed è stata di recente disposta una perizia psichiatrica sulla sua capacità di stare in giudizio. Al momento, dopo un tentativo di suicidio, si trova al Rems di Reggio Emilia.

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