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Comandante dei vigili palpato alla festa di gala: “Deriso dopo la denuncia, è disgustoso”

“Il messaggio che passa quando qualcuno racconta di una molestia è: che cosa vuoi che sia, ma è una schifezza” ha dichiarato il comandante della polizia locale di Venezia, Marco Agostini, bersagliato da una valanga di commenti e battute dopo aver denunciato di essere stato palpeggiato a una festa.
A cura di Antonio Palma
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“Dopo il post di denuncia, purtroppo ho iniziato a ricevere dei commenti, in perfetto stile social. Molti mi hanno deriso e la mia storia è stata rilanciata con battute sarcastiche”, così il comandante della polizia locale di Venezia, Marco Agostini, ha raccontato un altro grave aspetto del bruttissimo episodio di molestie di cui è stato vittima durante una festa di gala.

Dopo la denuncia a mezzo social, infatti, Agostini è stato bersagliato da una valanga di commenti e battute sarcastiche su un episodio che però ha ben poco di divertente per chi lo subisce. “Qualcuno pensa di essere spiritoso, ma è solo stupido”, ha replicato il comandante della polizia locale di Venezia a Repubblica, sottolineando: “Io ho provato un disagio davvero spiacevole ma ho le spalle grosse, sono un uomo di 63 anni con una corazza, ma il messaggio che passa quando qualcuno racconta di una molestia è: che cosa vuoi che sia, ma è una schifezza”.

Il post Fb di Agostini
Il post Fb di Agostini

Agostini aveva raccontato di essere stato palpeggiato da un giovane a una festa di gala, mentre era in alta uniforme, e di essersi allontanato per evitare altre molestie. "La prima volta ho fatto finta di niente, pensavo a un errore. Poi una seconda, su cui ancora ho sorvolato. E poi un’altra e un’altra. In tutto cinque. Non potevo tollerare altro e non volevo fare scenate, quindi non restava che andarsene" aveva ricostruito.

Dopo lo sfogo sui social, il Comandante ha cancellato il post ma ha confermato tutto quello che aveva raccontato. “Ho sentito il bisogno di esprimere quello che mi era successo e di trasformarlo in un messaggio di solidarietà nei confronti di chi viene molestato. Non mi interessa la punizione del deficiente ma che la gente sia consapevole” ha chiarito al Corriere della Sera Agostini che però non ha denunciato alle forze dell’ordine quanto accaduto.

Secondo il comandante, infatti, “è più efficace rendere pubblica la cosa attraverso il post” che denunciare perché “nel mio caso non c’è prova documentale del fatto, non ci sono immagini. Sarebbe la mia parola contro un ignoto”.  “Da esperto di polizia giudiziaria so che finirebbe nella mia parola contro la sua” ha aggiunto, concludendo: “Prima avevo la percezione di quello che si poteva sentire, ma non avendola mai provata fai comunque fatica. Ora ho realizzato il disagio fisico e non potevo rimanere indifferente e fare finta di nulla. Bisogna dire no sempre a questi comportamenti”.

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