Colpo di scena nel caso Masetti: per l’omicidio indagato un amico del figlio
C'è un colpo di scena nelle indagini sulla improvvisa morte di Antonino Masetti, il pensionato trovato senza vita il 4 novembre scorso nella sua casa di Zola Predosa, nel Bolognese, di cui era accusato il filgio, poi morto suicida. Il fascicolo con l'ipotesi di omicidio aperto dal pm Antonello Gustapane infatti nelle scorse ore si è arricchito di un altro nome: l'indagato è un amico del figlio della vittima. Si tratta di un infermiere in servizio all’ospedale di Bazzano che sarebbe accusato di aver aiutato in qualche modo il 38enne Francesco Masetti a mettere in atto il suo intento omicida. In particolare il sospetto degli inquirenti è che l'infermiere possa aver passato sottobanco all'amico dei farmaci prelevati illegalmente dalla stessa struttura ospedaliera.
Gli esami tossicologici sulla vittima infatti hanno riscontrato nel corpo del pensionato una dose di sedativi, ritenuta massiccia, assunti attraverso il cibo. L’uomo risulta indagato sia per il tentato omicidio del 70enne risalente al 26 settembre scorso, data del primo ricovero all’ospedale Maggiore di Bologna, sia per l’omicidio aggravato del 4 novembre, oltre che per il reato di peculato. Si tratterebbe però di un atto dovuto a tutela dello stesso indagato in vista degli accertamenti tecnici non ripetibili che verranno svolti il prossimo 6 dicembre. Il consulente informatico infatti dovrà analizzare computer e il cellulare di Francesco Masetti per stabilire quali siano state le sue comunicazioni nei giorni precedenti ai fatti contestati. Secondo gli inquirenti, infatti, dai tabulati sarebbero emersi nell’ultimo periodo contatti telefonici sempre più frequenti tra i due.