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Colpito dal carico di una gru in un cantiere al Policlinico di Bari: morto operaio di 58 anni

L’incidente è avvenuto questa mattina, quando l’operaio è stato colpito dal carico pendente di una gru. L’uomo è stato trasportato in condizioni critiche al pronto soccorso, ma per lui non c’è stato nulla da fare.
A cura di Davide Falcioni
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Un operaio di 58 anni è morto dopo essere stato colpito dalla caduta di un carico pendente da una gru mentre stava lavorando nel cantiere per la costruzione della nuova centrale termica del Policlinico di Bari. L’incidente è avvenuto questa mattina. L'uomo è stato trasportato in condizioni critiche al pronto soccorso, ma per lui non c'è stato nulla da fare. Sul posto e intervenuta la polizia per le indagini del caso, che dovranno accertare in particolare se siano state rispettate scrupolosamente le norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

L’incidente è avvenuto poco dopo l'inizio della giornata lavorativa. Secondo le prime ricostruzioni, che andranno approfondite dalle indagini, l’operaio stava svolgendo le sue mansioni quando un carico, probabilmente fissato non correttamente o per un malfunzionamento del mezzo di sollevamento, è caduto colpendolo on pieno. L’impatto ha causato gravi ferite al 58enne, che è stato subito soccorso dai colleghi presenti e poi dall'ambulanza, proveniente dallo stesso Policlinico. Le condizioni dell'uomo sono apparse fin da subito disperate e il decesso è sopraggiunto mentre i medici tentavano di stabilizzare il quadro clinico.

La Cisl: "La sicurezza sul lavoro è un tema irrisolto"

"Questa tragedia ci riporta tragicamente alla realtà di quanto la sicurezza sul lavoro, e in particolare quella nei cantieri, sia ancora un tema irrisolto", ha commentato in una nota il segretario generale della Fim Cisl Bari, Donato Pascazio. "Ogni volta che accadono episodi come questo – aggiunge – non possiamo fare a meno di ripetere che non si può più tollerare che persone muoiano mentre lavorano, specie a causa di incidenti che potrebbero essere prevenuti. La sicurezza deve essere una priorità assoluta e non un optional". "Siamo vicini ai suoi cari in questo momento di dolore e sgomento", sottolinea Pascazio, "ma il nostro dolore non basta, dobbiamo lavorare affinché tragedie del genere non si ripetano più. Occorre un impegno comune e costante per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e sensibilizzare su questa tematica che purtroppo troppo spesso viene messa in secondo piano".

Mille morti sul lavoro nei primi 11 mesi dello scorso anno

Nei primi 11 mesi del 2024 le denunce per infortunio sul lavoro sono state 543.039 (+0,1% rispetto a novembre 2023 e -16,7% rispetto allo stesso periodo del 2022), con un aumento dei soli incidenti in itinere. Tra gli under 15 si registra il maggiore incremento percentuale, effetto dell’estensione della tutela assicurativa degli studenti. Le denunce di casi mortali sono state 1.000 (+3,3%), con un calo dei casi avvenuti lavorando, da 745 a 731, e un aumento di quelli nel tragitto casa-lavoro, da 223 a 269. Lo indica l’Inail. Rispetto al 2023 l’incidenza dei decessi sul totale degli occupati Istat segna +2%, mentre gli infortuni -1,3%. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate nei primi 11 mesi del 2024 sono state 1.000, 32 in più rispetto alle 968 registrate nel pari periodo del 2023 e tre in più rispetto al 2019, sei in meno sul 2022, 116 in meno sul 2021, 151 in meno sul 2020.

Analizzando i settori, si osservano aumenti negli incidenti denunciati nelle costruzioni (+0,5%), nel trasporto e magazzinaggio (+0,7%) e nel commercio (+1,8%), mentre si riducono in ambiti come la sanità (-12%) e la manifattura (-6,2%).

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