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Colpito da un pannello di ferro, operaio di 26 anni muore sul colpo in un cantiere a Sottomarina

Nuovo incidente sul lavoro in Italia: un operaio di 26 anni è deceduto dopo essere stato colpito da un pennello di ferro nel cantiere per la costruzione di un condominio a Sottomarina (Venezia). Indagini in corso.
A cura di Ida Artiaco
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Il luogo dell'incidente.
Il luogo dell'incidente.

Ennesimo incidente mortale sul lavoro in Italia. Un operaio di 26 anni, Andrea Canzonieri, è deceduto questa mattina in un cantiere edile per la costruzione di un condominio a Sottomarina (Venezia), in via Marco Polo. Secondo le prime informazioni sarebbe stato stato colpito da un pannello di ferro utilizzato per i getti in opera.

Sul posto i vigili del fuoco e il Suem, ma anche gli specialisti dello Spisal, il Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell'azienda Ulss 3, ai quali spetta il compito di accertare l'accaduto e le eventuali responsabilità. La morte del giovane, originario dell'Est Europa ma nato e cresciuto in provincia di Venezia, è stata istantanea. Purtroppo, nonostante i tentativi di soccorso del personale del 118, intervenuto anche con l'elisoccorso, il medico ha dovuto dichiarare il decesso dell'operaio.

Solo ieri un operaio edile classe 1958 di origini albanesi ma da anni residente a Spezia è precipitato dall’altezza di circa dieci metri cadendo all’interno del magazzino di un’officina meccanica  in località Lagoscuro, tratto compreso nel Comune di Vezzano Ligure.

"Rabbrividisco – ha commentato Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto – dopo aver appreso una terribile notizia: oggi un operaio è morto in un cantiere edile a Sottomarina, nel veneziano. Un'altra giovane vita si è spezzata prematuramente durante l'orario di lavoro, quel lavoro che dovrebbe garantire sicurezza e dignità. Quel lavoro verso cui ci rechiamo il mattino e dal quale dovremmo sempre tornare sani e salvi. E invece oggi, come in altre occasioni, non è successo. E' triste e frustrante insieme e fa esplodere la rabbia. In queste ore siamo vicini alla famiglia della vittima e auspichiamo che venga fatta piena e totale chiarezza sull'accaduto".

"Con la Regione Veneto – ha proseguito Toigo – c'è un protocollo impiantato sulla sicurezza che non sta andando avanti. Sono sicuro che solo coi protocolli non si risolvono i problemi, ma non possiamo stare inermi e poi piangere il morto. Come Uil non ci fermiamo con la nostra campagna di "Zero morti sul lavoro", che ci ha ricordato qualche mese fa come in Italia muoiano un migliaio di persone all'anno e il Veneto fa la sua parte. E' brutto dirlo, ma sembrano caduti di guerra, innocenti strappati alla vita e alle proprie famiglie. Non è giusto".

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