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Colpisce con un coltello l’amica incinta all’addome mentre il fidanzato è in vivavoce

Nathaniel Robinson è andato a casa dell’amica e l’ha costretta a chiamare il fidanzato. Poi l’ha colpita ripetutamente con un coltello da cucina. Poi se n’è andato, lasciandola in un lago di sangue. Fortunatamente, la ragazza sta bene, e il bambino nascerà a gennaio.
A cura di C. T.
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incinta vuole vendere

Un uomo ha costretto una donna incinta a chiamare il suo fidanzato con il vivavoce in modo che lui potesse sentire le sue urla mentre l'aggressore le infilava ripetutamente un coltello da cucina nella pancia. Nathaniel Robinson ha colpito la sua vittima nove volte durante un frenetico attacco durato tre minuti nella casa della donna a Bournville, West Midlands. L'aggressione si è verificata a maggio di quest'anno. Robisnson conosceva la vittima da anni. Ma, non appena a casa della ragazza, l'ha portata con la forza in camera da letto prima di colpirla con un coltello da cuicina. La donna ha raccontato che Robinson le ha chiesto di venire a casa. "Mi sembrava totalmente normale e non avevo ragioni per pensare che ci fosse qualcosa di male", ha spiegato. In camera da letto, l'uomo "ha tirato fuori il coltello. Inizialmente ho riso. Non avevo idea di cosa stesse per succedere. Mi ha chiesto di sedermi sul letto e chiamare il mio fidanzato con il vivavoce. L'ho fatto e gli ho porto il ricevitore, ma non diceva niente. Ha iniziato a colpirmi con il coltello appena il mio ragazzo ha risposto alla chiamata". In qualche modo, la ragazza e il bambino si sono salvati, e lei partorirà il mese prossimo. La donna di venticinque anni ha perso moltissimo sangue, tant'è che quando un operatore di soccorso le ha chiesto di fare pressione sulla ferita, lei ha chiesto "Quale delle tante?".

La ragazza è rimasta scioccata dall'attacco e ha cambiato casa. Ha raccontato che lei e Robinson sono stati amici per tanti anni, e non riesce a spiegarsi perché l'abbia aggredita. Ricordando l'episodio, la donna – che non vuole rivelare il suo nome – ha detto che il suo fidanzato "poteva sentire le mie grida dall'altro capo del telefono. Ho pregato Robinson di fermarsi. Dicevo ‘Ti prego, non farlo, sono incinta'. Ma proprio in quel momento ha iniziato a indirizzare le coltellate alla pancia". La venticinquenne ha afferrato il coltello, ferendesi le mani. "Lui stava in silenzio – ha raccontato – Le uniche urla erano le mie. Poi si è fermato ed è andato via. Avrà pensato di aver fatto abbastanza".

Dopo aver aggredito la sua vittima, Robinson è andato via, lasciando la donna in una pozza di sangue sul pavimento della camera da letto. Lei ha chiamato la madre, mentre i vicini – che avevano sentito le grida e avevano allertato la polizia – sono entrati in casa forzando la serratura. La donna ha anche chiamato un'ambulanza e ha provato ad arginare il flusso di sangue prima dell'arrivo dei soccorsi. "È durato tre minuti, ma mi è sembrato un'eternità – ha raccontato – Quando è andato via ero terrorizzata, pensavo che tornasse per finirmi. C'era sangue ovunque. Ho chiamato mia madre e un'ambulanza. Non pensavo che ce l'avrei fatta". La donna è stata portata al Queen Elizabeth Hospital di Birmingham. Il suo unico pensiero era il bambino. Ha subito due operazioni per lacerazioni del nervo di un dito e un ginocchio.

La vittima ha aiutato la polizia a catturare Robinson attraverso i social media: "Ho notato che era online e l'ho contattato. Gli ho chiesto perché mi aveva fatto questo. Non mi ha risposto ma ho registrato la chiamata e l'ho data alla polizia. L'hanno rintracciato a Leicester e catturato. Spero che gli diano una lunga condanna. Ho passato tutto, la rabbia, le lacrime e adesso voglio che finisca". La ragazza ha lasciato la sua casa per paura che l'uomo mandi qualcuno a "finire il lavoro". "Mio figlio nascerà in gennaio – ha detto – e spero che il nuovo anno porti un nuovo inizio. Spero solo che abbi una condanna lunga".

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