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Cogne, albergatrice racconta l’alluvione: “Tante persone spaventate, così abbiamo aiutato gli sfollati”

Nathalie Cavagnet, che con la sua famiglia gestisce l’hotel Herbetet, racconta a Fanpage.it l’alluvione in Valnontey, una delle frazioni di Cogne più colpite dall’ondata di maltempo che tra sabato 29 e domenica 30 giugno si è abbattuta sul comune valdostano. “Siamo ancora frastornati dalla furia dell’acqua, ma stiamo lavorando per riportare tutto alla normalità”, spiega.
A cura di Eleonora Panseri
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Foto Facebook Fondation Grand Paradis
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"Abbiamo di nuovo la corrente dalle 19 di ieri sera (domenica 30 giugno, ndr), abbiamo anche l'acqua e gli ospiti, circa 200 persone, sono stati evacuati tra la mattina e il pomeriggio con l'elicottero. Siamo ancora isolati perché la strada comunale da Cogne a Valnontey è gravemente danneggiata. Per il momento ci stiamo adoperando per dare una mano ai colleghi che hanno avuto danni".

A parlare è Nathalie Cavagnet, che con la sua famiglia gestisce l'hotel Herbetet, in Valnontey, frazione di Cogne tra le più colpite dall'ondata di maltempo che tra sabato 29 e domenica 30 giugno si è abbattuta sul comune valdostano. "Ora ci sarà da ricostruire strade poderali e alcuni sentieri che hanno subito cambiamenti. Stiamo lavorando per ripulire il nostro villaggio e per riportare tutto alla normalità", spiega ancora l'albergatrice.

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L'alluvione che nel weekend ha colpito la Valle d'Aosta ha isolato Cogne per diverse ore, a causa del crollo di un’ampia porzione della strada statale che la collega ad Aosta. Centinaia di soccorritori si sono attivati per evacuare le persone che si trovavano nella località.

"Al momento siamo tutti frastornati da quello che è successo, non ci aspettavamo dall'acqua una furia del genere. Ma ora stiamo reagendo e ci stiamo dando da fare per dare una mano a chi è in difficoltà. La nostra località vive di turismo e proprio adesso, all'inizio della stagione, abbiamo qualche preoccupazione perché l'andamento ora è compromessa dai problemi di viabilità", racconta ancora Cavagnet.

Foto Facebook Fondation Grand Paradis
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"Da questo punto di vista c'è un po' di incertezza perché dobbiamo capire quali sono le tempistiche di ripristino delle strade, sia regionale che comunale. Per il momento abbiamo fatto una riunione tra albergatori e operatori della ricettività qui di Cogne e frazioni per seguire una linea comune per le prenotazioni di queste settimane in cui non sarà possibile raggiungere Cogne. Credo che nei prossimi giorni verranno fatti dei sopralluoghi però non abbiamo ancora notizie certe da parte degli enti preposti", aggiunge.

Nella tarda serata di sabato 29, dopo con l'aggravarsi della situazione, il campeggio Gran Paradiso è stato evacuato. Nell'albergo della famiglia Cavagnet sono stati accolti alcuni campeggiatori sfollati, circa 30 persone.

"Pioveva circa dalle 15 del pomeriggio di sabato, l'acqua del fiume era parecchio tumultuosa e aumentava di livello. C'era inoltre lo zero termico molto alto, a circa 5mila metri, quindi i residui di neve in altitudine e la pioggia hanno fatto sì che scendessero tante cascate sui vari versanti delle montagne. Al campeggio erano già in allerta", racconta l'albergatrice.

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"Poi però c'è stata questa bomba d'acqua che ha fatto esondare il torrente Valnontey e si è resa necessaria l'evacuazione del campeggio. Le persone che alloggiavano lì sono partite al buio e sotto la pioggia, percorrendo una sorta di traccia di sentiero all'interno del bosco, che porta al nostro hotel", prosegue Cavagnet.

Foto Facebook Fondation Grand Paradis
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"Quando sono arrivati eravamo già senza corrente elettrica. Li abbiamo accolti e cercato di asciugarli, di farli stare al caldo. Alcuni erano molto spaventati, c'erano anche dei bambini. Avevamo fortunatamente delle camere libere, famiglie con bambini e persone anziane sono state sistemate lì. Mentre per gli altri abbiamo trovato soluzioni alternative e l'indomani mattina abbiamo cercato di dare una parvenza di normalità, preparando una colazione con quello che avevamo".

"Poi è arrivato l'ordine di evacuazione e pian piano abbiamo informato i vari ospiti, che hanno lasciato i mezzi nel nostro parcheggio perché ovviamente non si poteva proseguire oltre l'abitato di Valnontey. E tutti, entro le 16/17 del pomeriggio sono stati trasportati a fondovalle".

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