Claudia scomparsa nei giorni della pandemia: “Non prendeva i farmaci, era confusa”
Claudia Meini, 40 anni ha fatto perdere le sue tracce il 24 marzo scorso da Cascella, Pisa. Potrebbe essere confusa, aveva smesso di prendere i farmaci che assumeva abitualmente e aveva già avuto un episodio critico. Alcune notti prima di quella in cui è scomparsa, si era allontanata da case in pigiama e ciabatte, prima di essere intercettata dai carabinieri di pattuglia per le strade deserte, mentre vagava disorientata per le strade del capoluogo. Soccorsa in ospedale è stata poi portata a casa dalla madre, a Cascina, piccolo paese in provincia di Pisa. Già fragile Claudia, evidentemente, stava perdendo il controllo di sé, forse anche a causa dello stress causato dalla pandemia, ma non è stato possibile fermarla. Il 24 marzo è uscita di casa sfuggendo al controllo della madre e da allora è una donna scomparsa.
È stata cercata con i cani molecolari lungo il fiume Arno e a pochi passi dal canneto dove sua madre ha raccontato di averla vista dirigersi. La notizia positiva è che nessun corpo è stato ritrovato e associato alla giovane di Cascella, ma resta vivo l'allarme. In ciabatte, pigiama, senza documenti né soldi, dove può essere andata? E se qualcuno si fosse approfittato di lei e del suo stato di vulnerabilità? Nessuna corrispondenza neanche con persone ricoverate in ospedale in questi giorni. Preoccupato anche l'uomo che Claudia frequentava e che su Facebook ha lanciato un appello: "Dovevamo andare a vivere insieme. Sono disperato e non cerco persone che mi consolino, ma se qualcuno l'ha vista chiamate le forze dell'ordine che è più importante".
Claudia calzava ai piedi un paio di ciabatte rosa e indossava un maglioncino del pigiama è verde, con pantaloni chiari con dei piccoli cuori. Aveva una giacca di pile color azzurro.