video suggerito
video suggerito

Claudia Chessa caduta dal balcone, i genitori sul fidanzato: “Come un figlio, ora non vogliamo più vederlo”

I genitori di Claudia Chessa, la 18enne caduta dal balcone per sfuggire a un’aggressione del fidanzato, hanno raccontato i loro ultimi giorni alla trasmissione Pomeriggio Cinque. “Lui per noi era come un figlio, ora non vogliamo più vederlo. Claudia è stata eroica”.
A cura di Gabriella Mazzeo
156 CONDIVISIONI
Immagine

È stata dimessa dall'ospedale di Malta dove era ricoverata la 18enne Claudia Chessa, la 18enne di Arzachena che è caduta dal balcone di un albergo per sfuggire al fidanzato con il quale era in vacanza. La giovane sostiene di essersi gettata nel vuoto per sottrarsi all'aggressione del fidanzato 27enne: secondo quanto da lei raccontato anche ai media, ci sarebbe stata una lite perché il ragazzo avrebbe fatto uso di sostanze stupefacenti in un locale.

Ora i genitori della 18enne si preparano a portarla a casa. Durante la trasmissione Pomeriggio Cinque, i familiari hanno raccontato le loro emozioni prima del ritorno della figlia in Italia. "Temevamo di non poterla portare a casa con noi – ha spiegato la mamma -. È un miracolocon quello che è successo. Lei ha avuto la forza e la disperazione di fare questo gesto per salvarsi. Era la sua unica via d'uscita, le è andata bene".

"Per noi lui era come un figlio. Speriamo di non rivederlo, anche perché Claudia ha bisogno di tranquillità in questo momento. Appena l'abbiamo vista le abbiamo detto: ‘Siamo fieri di te, sei stata brava e coraggiosa'.

Il papà della ragazza ha parlato invece delle sensazioni vissute negli ultimi giorni, prima di sapere che la figlia fosse fuori pericolo. "Una sensazione bruttissima che non auguro a nessun padre – ha ricordato ai microfoni della trasmissione di Canale 5 -. Quando ho appreso la notizia, ho pensato al peggio. Non eravamo preoccupati per questa relazione, non sono mai successe cose assurde. Ci sono stati i soliti bisticci, tra alti e bassi, ma mai episodi clamorosi. Ho temuto di non rivedere più mia figlia. Ho creduto al suo racconto da subito, ho visto i segni su di lei ed erano segni di violenza. Ho fiducia nella giustizia che spero farà il suo corso, lui vorrei non rivederlo".

156 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views