Classifica corruzione, Italia peggio di Ghana e Cuba
Nella classifica dei Paesi meno corrotti stilata dalla Ong Transparency International anche quest'anno l'Italia non realizza un risultato confortante arrivando in 69esima posizione su 117, un piazzamento che condivide con Romania e Kuwait ma che risulta peggiore di molte altre nazioi tra cui anche Arabia Saudita, Ghana e Cuba. L'Organizzazione non governativa comunque per il 2013 dà atto dei "miglioramenti significativi" realizzati dal nostro Paese che per questo ha scavalcato alcune posizioni rispetto al 72esimo posto del 2012. In realtà nell'indice di trasparenza la Penisola, in termini di punteggio, ha ottenuto solo un centesimo in più, che però come ha spiegato l'Ong con un comunicato "indica finalmente una controtendenza dopo diversi anni consecutivi di costante peggioramento". "Si sono compiuti molti sforzi strutturali per migliorare la trasparenza e l’integrità del settore pubblico, a partire dal decreto 150, fino alla legge anticorruzione 190 e agli ultimi decreti sulla trasparenza e l’accesso civico" ha confermato Maria Teresa Brassiolo, Presidente di Transparency International Italia, spiegando però che "dobbiamo proseguire lo sforzo perché resta l’uso disinvolto e spesso incompetente delle risorse pubbliche che creano debito, tasse e rabbia".
Paesi scandinavi primi – In testa alla classifica dei Paesi meno corrotti e più trasparenti si piazzano anche quest'anno come al solito le nazioni scandinave a partire da Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia oltre alla Nuova Zelanda. In fondo alla classifica tra i Paesi più corrotti troviamo invece Afghanistan, Corea del Nord e Somalia. Tra i Paesi dove la situazione è sensibilmente peggiorata rispetto all'anno scorso vi sono Siria, Libia, Mali, anche perché investiti da guerre interne. In Europa peggio di noi c'è la Grecia, all'80esima posizione e peggiore della Ue, mentre nell'insieme l'Eurozona si piazza bene con la Germania al dodicesimo posto, l'Olanda all'ottavo e la Francia al 22esimo posto.