Clan Casalesi nella ricostruzione post-sisma dell’Aquila, 7 arresti
Clan camorristici dei Casalesi infiltrati anche nella ricostruzione post terremoto dell'Aquila. È quanto hanno scoperto gli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo abruzzese che stamattina hanno fatto scattare l'operazione "Dirty Job" che ha portato all'arresto di sette persone. Da questa mattina all'alba, infatti, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza stanno eseguendo sette ordinanze di custodia cautelare, di cui quattro in carcere e tre ai domiciliari, emesse dal gip Marco Billi nei confronti di altrettanti imprenditori edili operanti nella ricostruzione post-terremoto dell'Aquila. Gli arrestati sono accusati a vario titolo dei reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. L'inchiesta che ha portato agli arresti di oggi è un'indagine avviata tempo fa per fare luce sull'infiltrazione dei clan casalesi nel tessuto economico aquilano e, in particolare, proprio nei cantieri della ricostruzione post terremoto.
L'inchiesta sull'infiltrazione dei casalesi nella ricostruzione a L'Aquila
In particolare l'inchiesta, coordinata dal procuratore della Repubblica, Fausto Cardella e dal sostituto David Mancini, ha accertato infiltrazioni dei clan casalesi nella ricostruzione degli edifici privati danneggiati dal sisma. Nella stessa operazione disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia de L'Aquila, i militari delle Fiamme Gialle stanno eseguendo numerosi provvedimenti di perquisizione in uffici e abitazioni degli imprenditori coinvolti nella vicenda oggetto di indagine. Le perquisizioni riguardano oltre alla provincia dell'Aquila, anche quella di Caserta e di Roma e vede l'impiego di circa 150 finanzieri appartenenti a diversi reparti. I dettagli dell'operazione, svolta dal Gruppo investigazione criminalità organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria di L'Aquila con l'ausilio del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma, verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa in Procura all'Aquila.