Civitanova, sequestrati 3.600 gioielli cinesi contenenti nichel (VIDEO)
La Guardia di Finanza ha confiscato 3.600 oggetti di bigiotteria a Civitanova, nelle Marche, in un negozio gestito dal una donna cinese. Collane e orecchini provenivano dal paese d’origine della titolare dell’esercizio ed erano stati messi in commercio con l’etichetta “senza nichel” o “nickel free”: in realtà, gli oggetti in questione contenevano grandi quantità del metallo, potenzialmente dannoso per la salute. Dalle analisi effettuate dall’Arpam di Macerata, infatti, la presenza del nichel andava oltre i 20 mg consenti dalla legge, raggiungendo quantitativi che superavano mille volte il massimo consentito secondo la normativa vigente.
La titolare del negozio, di 34 anni, è stata denunciata e accusata di vari reati, tra i quali emerge il falso in commercio per l’indicazione (per il quale rischia fino a due anni) e commercio di prodotti dannosi alla salute (per tale reato è prevista, invece, una pena da uno a cinque anni di prigione). La merce posta sotto sequestro conteneva anche rame, alluminio e zinco. Il nichel è un metallo che provoca stati allergici alle persone che vi entrano in contatto: nel nostro Paese, infatti, il 32% della popolazione ha sviluppato allergie e dermatiti derivati da contatto continuo con oggetti composti da nichel. Le Fiamme Gialle hanno individuato, inoltre, anche il fornitore di tali prodotti, già sanzionato per episodi simili in altre zone d’Italia.