Civitanova Marche, uccide un uomo a colpi di stampella per presunte molestie alla fidanzata
Un uomo è stato aggredito e ucciso oggi nel centro di Civitanova Marche. La vittima è un 39enne nigeriano, a colpirlo fino a ucciderlo un cittadino italiano. L’aggressore, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe usato una stampella per colpire a morte la vittima. Alika Ogorchukwu – questo il nome dell’uomo ucciso – era un’ambulante che viveva a San Severino ed era molto conosciuto a Civitanova Marche.
Il suo aggressore è stato subito individuato e fermato. Da quanto hanno riferito alcuni testimoni, l’uomo avrebbe detto agli agenti che il nigeriano aveva importunato la sua fidanzata. Tra i due uomini ci sarebbe stato prima un diverbio, finito poi con i colpi ripetuti di stampella che hanno ridotto in fin di vita lo straniero.
Le indagini sono guidate dal procuratore Claudio Rastrelli e affidate alla squadra mobile: gli agenti stanno ascoltando i testimoni dell'aggressione, alcuni dei quali avrebbero anche ripreso la scena coi cellulari, e stanno visionando le telecamere della zona. L'avvocato Francesco Mantella ha parlato di una "aggressione prolungata", con l'uomo che ha ucciso a mani nude Alika.
La scena del crimine è il centralissimo Corso Umberto, strada principale di Civitanova Marche: tutto è accaduto intorno alle 14 di oggi, davanti a diversi testimoni che hanno chiamato i soccorsi. Quando il personale del 118 è intervenuto e ha cercato di rianimare la vittima era ormai troppo tardi. Alika Ogorchukwu è deceduto in strada. Secondo alcuni negozianti, l’ambulante ucciso era una presenza abituale in quella zona e sarebbe stata sua la stampella usata dall’aggressore per ucciderlo. Omicidio volontario e rapina le ipotesi di reato per l'arrestato, un operaio che ha sottratto al nigeriano anche un cellulare.
"Sono sconvolto e addolorato per quanto è accaduto oggi pomeriggio a Civitanova Marche. Esprimo profondo cordoglio alla famiglia e ai cari del cittadino nigeriano brutalmente ucciso in pieno giorno nel centro della
città e mi auguro che le autorità competenti possano rapidamente assicurare alla giustizia l'autore di questo crimine", così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.