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Opinioni

Città della Scienza, Napoli vuole la ricostruzione: “Contribuiamo tutti a farla rinascere”

Lavoratori in lacrime, sul web sottoscrizioni e proposte di azionariato popolare per ricostruire il sito scientifico andato a fuoco ieri notte. Vertice in Regione sul futuro dei lavoratori. Il Consiglio comunale si sposta a Bagnoli. La solidarietà dei leader politici e sindacali, da Vendola a Camusso agli ex sindaci Bassolino e Iervolino.
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Incendio nella città della scienza di Napoli

"Ricostruire" è la parola chiave utilizzata sui social network fin da ieri sera. Sono nati gruppi, pagine Facebook, tutte ricchi di proposte per riavviare subito i lavori e ridare a Napoli la sua Città della Scienza dopo il rogo che l'ha rasa al suolo. C'è chi propone l'azionariato popolare, chi un maxi concerto in piazza Plebiscito e l'utilizzo degli introiti, c'è invece chi – come il consigliere regionale Angela Cortese (Pd) – propone di destinare a questo scopo il 5 per mille della dichiarazione dei redditi. Stamane il Consiglio comunale partenopeo, convocato in seduta solenne per ricordare le morti sul lavoro, si è spostato a Bagnoli, in segno di vicinanza ai lavoratori e al quartiere ferito a morte, per usare una frase di La Capria, dopo quello che ora dopo ora sta emergendo come un atto criminale. Città della Scienza ha pubblicato un codice bancario Iban affinché tutti possano contribuire economicamente.

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Oggi pomeriggio alle 17, è in programma la riunione di un'unità di crisi in Prefettura, a Napoli, alla quale parteciperanno rappresentanti della Regione (con gli assessori Trombetti e Miraglia), del Comune, della Prefettura e della Fondazione Idis che gestisce la Città della Scienza. In mattinata il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha sentito al telefono il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e Vittorio Silvestrini, ideatore della struttura per iniziare a valutare le azioni da adottare. Contattato anche il governo uscente guidato da Mario Monti: non è escluso che qualcosa si possa fare in extremis per garantire una celere ricostruzione. "Serve una risposta immediata da parte dello Stato" afferma il leader di Sel Nichi Vendola. "È una ferita terribile alla quale è necessario porre rimedio".

Sulla stessa lunghezza d'onda è l'ex sindaco Rosa Russo Iervolino: "Tutti coloro che amano la città di Napoli – dice – a cominciare da me, hanno il dovere in questo momento di mettere a disposizione tutta la loro capacità ed il loro ingegno per aiutare Città della Scienza ad uscire da questo difficilissimo momento". Susanna Camusso segretario generale della Cgil commenta così: "Le immagini dei lavoratori in lacrime testimoniano quanto il mondo del lavoro sia colpito dalla distruzione di un simbolo positivo di innovazione, riqualificazione e riscatto in un'area, quella di Bagnoli, che aveva vissuto la dismissione dell'Ilva ma aveva ritrovato proprio nella ‘Città della Scienza' il primo segno di uno sviluppo possibile e di attrattività internazionale". Solidarietà sono arrivate dal sindaco di Firenze Matteo Renzi: "Firenze abbraccia la meravigliosa città di Napoli. Siamo vicini al sindaco Luigi De Magistris e a chi vuole bene alla Città della Scienza", da quello di Salerno Vincenzo De Luca "Viene distrutto un patrimonio straordinario della cultura e della ricerca, e anche un simbolo della rinascita della Campania e del Sud. Mi pare doveroso, oggi, dare vita ad un forte movimento per il recupero ed il rilancio della Città della Scienza. Ogni uomo di cultura, ogni istituzione, ogni persona legata al nostro territorio e alla costruzione di un futuro di sviluppo dovrà sentirsi impegnata a sostenere un progetto di rinascita". L'ex sindaco e governatore della Campania Antonio Bassolino, via twitter, sprona: "Napoli è ferita ma non bisogna arrendersi, si deve reagire"

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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