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Ciro Esposito: lo stub inchioda De Santis. “Ha sparato con la mano sinistra”

Sembrano non esserci dubbi sulle responsabilità dell’l’ultrà giallorosso arrestato con l’ipotesi di omicidio volontario per la morte del tifoso napoletano dopo gli scontri che lo scorso 3 maggio hanno preceduto la partita tra Napoli e Fiorentina.
A cura di B. C.
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C’è una nuovo aggiornamento nell’inchiesta sull’omicidio del tifoso del Napoli Ciro Esposito, avvenuto a Roma prima della finale di Coppa Italia tra gli azzurri e la Fiorentina. Secondo l’edizione on line de il mattino “È positivo lo stub sulla mano sinistra di Daniele De Santis”, l’ex ultrà della Roma legato agli ambienti dell'estrema destra, accusato di omicidio volontario. E sempre nel pezzo di  Valentina Errante si legge delle prime indiscrezioni relative agli accertamenti disposti dal gip Giacomo Ebner in sede di incidente probatorio: “sulla pistola che ha ucciso il tifoso napoletano non sono state rilevate impronte, ma gli esperti del Ris, incaricati dal giudice, stanno esaminando dei guanti repertati dalla Digos. Così l’assenza di impronte non cambia di fatto l’ipotesi accusatoria: in tutti i vecchi video esaminati dagli inquirenti l’ultrà indossa sempre i guanti durante gli scontri”. Presumibilmente-scrive sempre Il Mattino- l'ultrà ha sparato con la mano sinistra. Il test per verificare se siano rimaste tracce di polvere da sparo ha dato un risultato completo e positivo, contrariamente all'esame eseguito sulla destra, che non aveva rilevato la presenza di tutte e tre le componenti richieste dall'accertamento – bario, antimonio e alluminio – dando solo una positività parziale.

L'omicidio di Ciro Esposito

Ciro era stato ferito il 3 maggio scorso a Roma prima della partita tra la sua squadra del cuore e la Fiorentina. Due proiettili lo colpiscono, morirà in seguito a 52 giorni di ricovero in ospedale nella capitale. Massimo Antonelli, direttore del Centro rianimazione del Gemelli, dove il tifoso era ricoverato, ha poi spiegato in una nota: Esposito è morto "per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali". Lo scorso 1° agosto altre Altre quattro persone, tutte fra i 23 e i 25 anni, sono state iscritte nel registro degli indagati della Procura di Roma per concorso in omicidio.

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