Cinque operai morti, arrestato l’imprenditore: la svolta sul crollo dell’Esselunga a Firenze

Un nuovo capitolo si apre nell'inchiesta sul tragico crollo avvenuto il 16 febbraio 2024 nel cantiere del futuro supermercato Esselunga, alla periferia di Firenze. Cinque operai persero la vita e altri tre rimasero feriti in modo grave a causa del collasso improvviso di una trave strutturale. A quasi due mesi da quella tragedia, la magistratura fiorentina imprime un’accelerazione decisiva alle indagini.
Imprenditore D’Eugenio agli arresti domiciliari
Alfonso D’Eugenio, imprenditore e titolare della Italprefabbricati nonché, fino all’11 febbraio, amministratore unico della RDB.ITA S.p.A. – l’azienda abruzzese che ha prodotto la trave ritenuta difettosa – è stato posto agli arresti domiciliari.
La misura cautelare è stata notificata dalla squadra mobile di Firenze su mandato del giudice per le indagini preliminari Antonella Zatini, su richiesta della Procura. L’uomo, attualmente sottoposto anche al divieto assoluto di contatti con persone al di fuori del proprio nucleo familiare, è ritenuto una delle figure chiave nella catena di responsabilità che ha portato al disastro.
Ingegneri sospesi dalla professione, le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose
Oltre a D’Eugenio, la Procura ha colpito con misure interdittive anche due professionisti coinvolti nel progetto strutturale. L’ingegnere Carlo Melchiorre è stato sospeso per nove mesi dall’esercizio della professione, limitatamente alla direzione dei lavori, mentre per Marco Passaleva, direttore dei lavori strutturali in cantiere, l’interdizione sarà di sei mesi.
Per tutti e tre gli indagati, i reati ipotizzati sono gravissimi: omicidio colposo e lesioni colpose. Per D’Eugenio e Melchiorre si aggiunge anche l’accusa di crollo colposo in concorso, a conferma della gravità delle responsabilità tecniche e progettuali individuate dagli inquirenti.
Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla Procura di Firenze, la tragedia sarebbe stata causata da un grave errore nella progettazione strutturale di una trave prefabbricata prodotta dalla RDB.ITA. Il cedimento di quell’elemento avrebbe innescato un effetto domino, portando al crollo di altre cinque travi e al collasso di più solai in costruzione.
Crolla Esselunga, la svolta dopo settimane di indagini
Il fascicolo dell’inchiesta aveva subito una svolta significativa alcune settimane fa, quando gli investigatori hanno iscritto nel registro degli indagati i tre nomi ora destinatari delle misure cautelari. L’ingegnere Passaleva è stato identificato come il direttore dei lavori strutturali sul campo, mentre Melchiorre operava come professionista esterno. D’Eugenio, oltre ad avere un ruolo dirigenziale nella società, era anche il primo responsabile dell’ufficio calcolo e tecnico di produzione della RDB.ITA, società ora sotto sequestro preventivo.
Il provvedimento giudiziario mira a garantire che i responsabili vengano effettivamente sottoposti a verifica giudiziaria, ma intende anche lanciare un messaggio chiaro: nessuno può sottrarsi alle proprie responsabilità quando in gioco ci sono la sicurezza nei luoghi di lavoro e la vita delle persone. Le indagini proseguono, con l’obiettivo di ricostruire ogni passaggio che ha portato a uno degli incidenti sul lavoro più gravi degli ultimi anni in Italia.