Cinque migranti morti di sete a bordo di un peschereccio: arrestati gli scafisti
Un solo bicchiere d'acqua ogni dieci migranti. Per questo cinque migranti sono morti disidratati sul peschereccio sul quale cercavano di raggiungere la Sicilia: in Italia sono arrivati morti in mezzo ad altre decide e decine di migranti, tra qui anche 30 minorenni. Gli altri sono riusciti a sopravvivere. Ora la polizia e la Guardia di Finanza ha arrestato quelli che sono i presunti scafisti, ovvero cinque egiziani tra i 21 e i 18 anni.
Migranti picchiati se chiedevano dell'acqua
Agli agenti e ai militari gli altri migranti raccontano di un viaggio terribile: i migranti erano salpati dalle corte libiche la sera del 19 luglio dopo circa un mese in una connection house sulle coste della Libia. Durante l'attraversata hanno spiegato di essere stati picchiati durante il viaggio con bastoni e cinghie quando chiedevano cibo e acqua. La Procura di Messina ha spiegato che "le risorse idriche e di cibo sono state disumanamente razionate. I migranti erano costretti a spartirsi un bicchierino da caffè pieno d'acqua in dieci". La mancanza di acqua potabile e il forte caldo ha costretto loro a bere anche l'acque del mare o del motore. Il risultato però è che alcuni di loro sono stati male e cinque sono morti. In loro soccorso sono arrivate due motovedette della capitanerai di porto di Messina che ha tratto in salvo 179 migranti recuperando purtroppo però anche il corpo delle cinque vittime.
Anche una donna incinta sul peschereccio
A bordo del peschereccio c'era anche una donna incinta di 9 mesi e un paziente con gravi ustioni: appena sbarcati sono stati affidati alle cure dei medici e sono costantemente monitorati. "Se non fossimo stati presenti – scrive su twitter Sea Watch – quale sarebbe stato il destino di queste persone?". Domani mattina saranno trasferiti a Lampedusa circa mille migranti presenti ora a Messina, così ha deciso il Viminale.