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Cimitero dei feti, scoppia la polemica a Firenze

Il sindaco di Firenze risponde alle critiche insorte in merito alla questione del cimitero per i feti direttamente dalla sua pagina Facebook.
A cura di Daniela Caruso
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Matteo Renzi, sindaco di Firenze

Nel cimitero di Trespiano, a Firenze, sarà predisposta un'area adibita alla sepoltura dei feti. A stabilirlo il nuovo regolamento di Polizia Mortuaria del Comune del capoluogo toscano. Il regolamento che prevede un luogo dove seppellire i bambini mai nati recita così: "il diritto alla sepoltura dei feti, compresi i prodotti abortivi e i prodotti del concepimento, prevedendo la realizzazione di un'area a ciò destinata all'interno del cimitero di Trespiano". Sono insorte già le prime polemiche su questo delicato argomento, soprattutto dall'area democratica della sinistra. Secondo Tommaso Grassi di Sinistra e Libertà, infatti, tale regolamento rappresenterebbe una sorta di offesa alle donne che hanno interrotto la gravidanza "in via sicuramente dolorosa e difficile. Così il Comune si erge a giudice, e le fa sentire diverse e criminali : ci chiediamo per quale motivo la Giunta Renzi ha deciso di proporre questa ennesima provocazione". 

Alle critiche, però, si affiancano i commenti positivi da parte del Pdl: secondo Francesco Torselli, consigliere comunale del Popolo della Libertà tale regolamento rappresenta "un passo importantissimo verso il pieno riconoscimento del valore della vita", che, invece, per la senatrice del Pd, Vittoria Franco si trasforma in "una provocazione verso il dramma del'aborto". Ad intervenire sulla questione anche il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, il quale si esprime in merito ai no insorti dalle diverse compagini politiche, affermando che si tratta semplicemente di "una polemica molto ideologica e poco seria".

Come sottolinea il primo cittadino di Firenze, possono nascere anche bambini già morti, non necessariamente frutto di un aborto programmato: "Non stiamo parlando delle interruzioni volontarie di gravidanza che si compiono entro il terzo mese – ha aggiunto – ma di feti che vengono alla luce già morti, o perchè hanno malformazioni o per problemi che arrivano nel corso della gravidanza. Può essere naturale per una mamma voler dare una sepoltura". A Trespiano esiste una parte del cimitero riservata ai ‘mai nati' già dal 1996, per questo motivo Renzi definisce le polemiche come critiche di stampo ideologico, in quanto insorgono ad sedici anni dalla messa in atto di questa pratica di sepoltura:

Dal 1996 ad oggi 1019 feti sono stati seppelliti nella città di Firenze: non capisco perchè fare polemica su una norma che è stata semplicemente recepita in un regolamento di polizia mortuaria che non veniva rinnovato dal 1969 e che quindi non prevedeva questo tipo di interventi.

Renzi, inoltre, esprime il proprio dissenso anche sulla sua pagina ufficiale di Facebook. Dalla bacheca del sindaco di Firenze, infatti, si legge quanto segue:

Matteo Renzi risponde alle polemiche sul cimitero dei feti direttamente su Facebook

A ribadire la posizione di Matteo Renzi, l'assessore alle politiche sanitarie, Stefania Saccardi, la quale sottolinea che il regolamento di certo non rappresenta un "attacco alla legge sull'aborto o alla laicità", ma di una modalità attraverso la quale la madre può alleviare il dolore derivato dal decesso del bambino che portava in grembo.

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