Ciclista ucciso da auto pirata a Corato, arrestato 25enne: “Omicidio stradale e omissione di soccorso”

È un giovane di 25 anni il presunto responsabile dell’incidente mortale avvenuto ieri pomeriggio sulla provinciale 231, all’altezza di Corato, nel Barese. Alla guida di una Fiat Punto Evo, avrebbe travolto e ucciso Giuseppe Nicassio, 56enne di Adelfia, che stava percorrendo in bicicletta quel tratto di strada. Il ragazzo, Vitantonio P., si è presentato spontaneamente dai carabinieri circa un’ora dopo il tragico impatto. Ora si trova agli arresti domiciliari con le accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso.
Secondo quanto riferito dal suo legale, l’avvocato Giangregorio De Pascalis, il 25enne, profondamente scosso, ha deciso di costituirsi dopo aver compreso la gravità di quanto accaduto. "Si è spaventato molto subito dopo l’impatto, ma ha deciso di affrontare le sue responsabilità", ha spiegato il difensore. Il 25enne ha reso dichiarazioni spontanee, consegnando agli inquirenti sia il veicolo coinvolto che il proprio telefono cellulare. Si è inoltre sottoposto agli accertamenti previsti dalla legge in casi simili.
La vittima, trasportata d’urgenza all’ospedale “Bonomo” di Andria dai sanitari del 118, è deceduta poco dopo l’arrivo a causa delle gravissime ferite riportate. Giuseppe Nicassio lavorava per una ditta di trasporti e, secondo le prime testimonianze, era un ciclista esperto e molto conosciuto nella sua comunità. Le indagini sono attualmente in corso e coordinate dalla Procura di Trani, che sta ricostruendo l’esatta dinamica dell’incidente per chiarire ogni responsabilità.
Nel 2024 204 ciclisti uccisi sulle strade italiane
I ciclisti si confermano una delle categorie di utenti della strada più vulnerabili. Sono infatti stati 204, 184 uomini e venti donne, quelli che hanno perso la vita sulle strade italiane nel 2024, secondo la stima preliminare dell'Osservatorio Sapidata-Asaps, l'Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale; l'anno precedente, secondo dati Istat, le vittime erano state 212.
La Lombardia ancora una volta ha fatto segnare quasi un sesto dei decessi di tutta Italia (35), seguita da Emilia-Romagna (32) e Veneto (31), come nel 2023. Luglio e agosto sono stati i mesi più tragici, rispettivamente con 25 e 24 vittime. Novanta ciclisti avevano più di 65 anni (nel 2023 furono 75). Le cause principali sono state gli investimenti da parte di autovetture, ma anche di autobus e autocarri; in alcuni casi gli automobilisti sono stati trovati positivi all'alcol o alla droga, ma anche ad entrambe le sostanze. Coinvolte venti bici elettriche, mezzi sempre più presenti sulle strade. Molti incidenti sono avvenuti nelle ore notturne e su strade extraurbane, con poca visibilità. Non mancano gli episodi di pirateria mortale, ben 16, e cinque i casi in cui l'apertura della portiera di un'auto ha fatto cadere il ciclista che è poi deceduto.