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La morte dei fratellini Ciccio e Tore a Gravina

Ciccio e Tore, non ci saranno nuove indagini sulla morte dei fratellini di Gravina: “Mancano prove”

Non ci saranno nuove indagini sulla morte dei fratellini di Gravina Ciccio e Tore Pappalardi, scomparsi nel 2006 e i cui cadaveri furono ritrovati nel 2008 nella cisterna della “casa delle cento stanze”. Respinta l’istanza della madre e della sorella per mancanza di nuove prove.
A cura di Susanna Picone
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Non ci saranno nuove indagini per il caso della morte di Salvatore e Francesco Pappalardi, i fratellini di Gravina in Puglia (Bari) scomparsi il 5 giugno 2006 e trovati in una cisterna nel febbraio 2008, nella “casa delle cento stanze”, enorme casolare in mattoni nel centro storico del comune. La Procura di Bari ha respinto la richiesta di riapertura delle indagini per Ciccio  e Tore.

A firmare il provvedimento il procuratore aggiunto Ciro Angelillis: l'istanza di riapertura è stata respinta "non ricorrendone i presupposti". "Non solo" – si legge – "difettano le nuove fonti di prova o i nuovi elementi probatori", ma "difettano le esigenze delle nuove investigazioni anche nel senso della rivalutazione delle indagini espletate".

Ciccio e Tore scomparvero nel giugno del 2006 e poco più di un anno dopo il padre Filippo Pappalardi venne arrestato con le accuse di duplice omicidio e occultamento di cadavere: l'uomo fu poi scarcerato dopo 5 mesi e la sua posizione fu archiviata. I corpi dei due bambini vennero poi trovati il 25 febbraio 2008, quando un altro bambino cadde nello stesso punto del rudere mentre giocava con gli amici.

Lo scorso marzo erano state la madre dei due fratellini, Rosa Carlucci, e la sorella Filomena a presentare istanza di riapertura delle indagini. La famiglia aveva chiesto alla Procura di rivalutare l'orario della caduta nella cisterna (per loro attorno alle 23.30, per gli inquirenti invece qualche ora prima) e alcune testimonianze contraddittorie, oltre a far luce sulla presenza di un farmaco tranquillante trovato nelle vicinanze dei corpi di Ciccio e Tore.

"Adesso siamo in possesso di prove scottanti che portano alla verità, siamo pronti a portarle in Procura", aveva detto la sorella dei due bambini in occasione dell'ultimo anniversario del ritrovamento dei corpi dei fratellini. In passato sono state già avviate nuove indagini sulla tragica morte dei due bimbi, tutte però si sono concluse con l'archiviazione.

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