La nostra redazione riceve lettere e testimonianze relative a storie che riguardano il mondo del lavoro. Decidiamo di pubblicarle non per dare un'immagine romantica del sacrificio, ma per spingere a una riflessione sulle condizioni e sulla grande disparità nell'accesso a servizi essenziali. Invitiamo i nostri lettori a scriverci le loro storie cliccando qui.
Alla redazione di Fanpage.it continuano ad arrivare lettere di aspiranti e giovani avvocati che raccontano il loro percorso lavorativo. C'è chi ci ha raccontato degli enormi sacrifici fatti pur di svolgere questo lavoro, chi di come si è sentito sfruttato da altri avvocati. A scriverci oggi è una donna di 27 anni che, dopo la laurea in giurisprudenza, ha intrapreso l'iter per diventare avvocato e racconta quanto è difficile questo percorso. E si chiede: "Ma dopo tutti questi sacrifici i giovani avvocati devono ricevere questo trattamento? Sono stanca, avvilita e sento di aver sbagliato tutto nella vita".
La lettera a Fanpage.it
Ho 27 anni, una laurea in giurisprudenza e ho intrapreso l’iter per diventare avvocato. Vi scrivo perché vorrei raccontare come viviamo noi aspiranti avvocati.
Una volta laureati, dobbiamo fare un tirocinio di 18 mesi presso uno studio legale e nella maggior parte dei casi non riceviamo neppure un rimborso spese. Anzi, durante il tirocinio tra iscrizioni ai vari registri, spostamenti, pranzi e le varie spese connesse, ci rimettiamo anche dei soldi. E già qui non capisco come uno stato civile possa mai consentire una tale schiavitù.
Ma va bene, io sono andata avanti perché diventare avvocato è il mio sogno più grande. Finito il tirocinio ci troviamo ad affrontare l’esame di abilitazione che attualmente si compone di uno scritto e 4 materie orali. Anche qui si affrontano delle spese non indifferenti. Io sono in attesa dell’orale ed è veramente il periodo più brutto della mia vita: è impossibile, direi pura follia, ricordare per bene ogni pagina del programma.
Mi sono sentita costretta a rifiutare un lavoro per preparare questo esame orale. Ma continuo a non arrendermi e vado avanti perché questo è il mio sogno. Poi due giorni fa ho letto un annuncio di lavoro di uno studio legale che cerca un neo avvocato abilitato e leggo alla voce retribuzione 300 euro mensili.
Ma dopo tutti questi sacrifici i giovani avvocati devono ricevere questo trattamento? Sono stanca, avvilita e sento di aver sbagliato tutto nella vita. E sono sicura che tanti aspiranti avvocati vivono la mia stessa situazione. Ma è così sbagliato seguire le proprie passioni?