video suggerito
video suggerito

“Chiudere subito i Cie”: a Napoli occupata la sede della Croce Rossa

“La Croce Rossa italiana gestisce diversi Cie in Italia – si legge in un comunicato diffuso dagli attivisti – come quelli di Milano e Torino, è candidata a gestire di nuovo il Cpa di Lampedusa e il nuovo eventuale Cie in Campania, a cui ci opporremo in ogni modo”
A cura di Redazione
115 CONDIVISIONI
Immagine

Migranti e italiani, insieme, per dire basta ai Cie, i centri di identificazione ed espulsione. E' successo anche a Napoli, come in molte città d'Italia, dove ci sono stati presidi e manifestazioni di solidarietà con i migranti che nei giorni scorsi hanno cucito le loro bocche a Ponte Galeria, o durante la rivolta nel Cie di Bari.  Per circa quattro ore, una cinquantina di attivisti antirazzisti ha occupato la sede regionale della Croce Rossa, contestando così la sua partecipazione alla gestione dei centri.

"La Croce Rossa italiana gestisce diversi Cie in Italia – si legge nel comunicato diffuso dagli attivisti –  come quelli di Milano e Torino, è candidata a gestire di nuovo il Cpa (centro di prima accoglienza, ndr) di Lampedusa e il nuovo eventuale Cie in Campania a cui ci opporremo in ogni modo. Queste galere etniche sono diventate un simbolo mondiale del razzismo istituzionale, tengono segregate persone colpevoli soltanto di esistere, di cercare una vita migliore, asilo politico o protezione internazionale. I Cie vanno chiusi, non sono ‘umanizzabili', sono un'aberrazione del diritto, della giustizia e dell'umanità, un'occasione di speculazione politica per i partiti xenofobi e di speculazione economica per chi mangia sulla macchina della deportazione degli esseri umani". E' di poche settimane fa il video della vergogna nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, con i migranti nudi all'aria aperta per essere "disinfestati" dalla scabbia. Video che ha dato il via ad una serie di manifestazioni, video per il quale Khalid, il giovane avvocato siriano che ha avuto il coraggio di denunciare rischia la vita.

Durante l'occupazione c'è stato anche un presidio esterno e un volantinaggio, e ci sono stati alcuni momenti di tensione all'inizio e all'arrivo della polizia. Gli attivisti chiedono di chiudere i Centri di identificazione ed espulsione e abolire la Bossi-Fini.

115 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views