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Chiude il traforo del Monte Bianco fino al 16 dicembre: i percorsi alternativi per la Francia

Chiude per tre mesi il traforo del Monte Bianco. A partire dalle ore 17 di oggi, lunedì 2 settembre, e fino alle 17 del 16 dicembre 2024 la viabilità sarà interrotta per l’inizio dei lavori del primo cantiere-test di risanamento della volta su due tratti di 300 metri ciascuno. Si temono conseguenze per l’import-export. Ecco tutti i dettagli e i percorsi alternativi consigliati.
A cura di Eleonora Panseri
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A partire dalle ore 17 di oggi, lunedì 2 settembre, e fino alle 17 del 16 dicembre 2024 il Traforo del Monte Bianco sarà totalmente chiuso al traffico. L'interruzione della viabilità dipende dall'inizio dei lavori del primo cantiere-test di risanamento della volta su due tratti di 300 metri ciascuno.

Il progetto, inizialmente pianificato nel 2023, era stato rinviato di un anno dagli stati italiano e francese riuniti in Commissione intergovernativa, al fine di garantire una buona connettività tra Italia e Francia a seguito della frana sulla A43 in Maurienne, in Francia. Tuttavia, c'è chi teme disagi per import-export e turismo. 

Il periodo è stato individuato insieme alle prefetture della Valle d'Aosta e dell'Alta Savoia, "ritenendo l'autunno – fa sapere in una nota il gestore della galleria, il Tmb-Geie – come il periodo meno impattante sul turismo, in particolare per i veicoli leggeri, i primi utilizzatori del traforo (68% del traffico nel 2023) e sull'economia tra le due regioni".

Per pianificare il futuro risanamento della volta, "il traforo – si legge ancora – realizza nel 2024 e nel 2025 due fasi-test di lavori sperimentali, che consentiranno di individuare la migliore metodologia operativa per il prosieguo".

Il Tmb-Geie insieme alle imprese e alle maestranze impegnate sono intenzionata a garantire il massimo impegno nel rispetto del cronoprogramma per limitare il periodo di chiusura nei tempi previsti. Gli interventi per il 2024 e il 2025 rappresentano "un investimento complessivo di 50 milioni di euro".

I percorsi alternativi consigliati per raggiungere la Francia

Le società di gestione propongono alcuni percorsi alternativi: il colle del Piccolo San Bernardo (tra Valle d’Aosta e Tarentaise), il colle des Montets (tra Chamonix e Martigny in Vallese), il traforo del Gran San Bernardo (tra Valle d’Aosta e Vallese) e il traforo del Fréjus (tra Piemonte e Savoia).

I percorsi alternativi dal 2 settembre al 16 dicembre.
I percorsi alternativi dal 2 settembre al 16 dicembre.

In questo quadro complessivo di reti viarie alternative, il colle del Piccolo San Bernardo e il colle des Montets sono percorribili solamente dai veicoli leggeri e che con la neve verranno chiusi.

Le conseguenze per l'import-export e i possibili disagi per cittadini e imprese

La chiusura potrebbe avere però un forte impatto sul traffico, contando che il traforo è attraversato in media da 5.250 veicoli al giorno, 3.600 tra auto e moto e 1.650 camion, e rappresentare un ostacolo significativo per l'imprenditoria italiana che si avvale del trasporto su gomma delle merci.

“La chiusura del traforo del Monte Bianco causerà gravi disagi per i cittadini e per le realtà produttive del nord ovest, le preoccupazioni manifestate dalle associazioni degli industriali sono comprensibili. Nessuno meglio di noi amministratori sa quanto sia difficile, in caso di necessità, confrontarsi con enti e realtà che hanno responsabilità dirette su operazioni come questa. Come se non bastassero i problemi legati al traforo ferroviario del Frejus, chiuso da oltre un anno", ha detto pochi giorni fa il vicepresidente con delega alla Montagna dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) Piemonte Stefano Costa.

"Siamo ovviamente preoccupati e auspichiamo che Regioni e Governo si facciano carico di monitorare puntualmente lo stato di avanzamento dei lavori nonché le segnalazioni e le rimostranze che arriveranno dai territori. – ha aggiunto – Quando si tratta di collegamenti transfrontalieri, su strada o su rotaia, i nostri amministratori si trovano spesso ad affrontare il malessere dei cittadini senza sapere quali risposte dare o a che santo votarsi per risolvere i problemi in tempi certi".

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