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Chieti, incidente stradale a Bucchianico: quattro giovani morti e uno gravemente ferito

Notte tragica nella provincia di Chieti: quattro persone morte e una è rimasta ferita in seguito a un incidente stradale fra una Volkswagen Golf e una una Jeep Renegade. Lo schianto frontale si è verificato poco dopo mezzanotte lungo la Statale 649 all’altezza di Bucchianico. Le vittime tra i 21 e i 37 anni: sono due fratelli di 21 e 23 anni, un altro 23enne e il presidente del Rapino calcio.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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Drammatico incidente stradale nella provincia di Chieti. Quattro persone, tutte della provincia di Chieti, sono morte ed una è rimasta ferita gravemente in un frontale avvenuto poco dopo la mezzanotte sulla strada statale 649, all'altezza del territorio di Bucchianico. Tre delle vittime, di 21 anni e 23 anni, sono decedute sul colpo: viaggiavano a bordo di una Volkswagen Golf che, secondo una prima ricostruzione stava iniziando una manovra di sorpasso, si è scontrata frontalmente con una Jeep Renegade. Su questa seconda auto viaggiavano altre due persone: il passeggero di 37 anni che è deceduto mentre il conducente, un 31enne, è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Chieti. È in prognosi riservata. Le vittime sono i fratelli Alessandro e Massimiliano Fiore, il primo di 23 e il secondo di 21 anni, residenti a Casoli; il cugino Mattia Lorenzo Menna, 23 anni di Altino. Sulla seconda auto è morto Domenico Di Fazio, 37 anni di Rapino, presidente del Rapino Calcio.

Illeso il conducente di una terza auto coinvolta nell'incidente mortale – Sul posto per i soccorsi è intervenuto il 118, per i rilievi ha invece operato la Polizia Stradale di Chieti, intervenuti i Vigili del Fuoco. Il conducente di una terza auto coinvolta nel tragico incidente, una Fiat Tipo, è rimasto illeso.

Tra le vittime due fratelli: "Tragedia enorme" – "Una tragedia enorme, che ha colpito tutta la nostra comunità", le parole del sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, per la morte dei suoi giovani concittadini, Alessandro e Massimiliano Fiore, figli del responsabile manutenzione del Comune. Come ricostruiscono i quotidiani locali i due fratelli, molto legati fra loro, lavoravano come ingegnere e geometra. "Siamo colpiti come Comune, come struttura amministrativa, come dipendenti dell'ente e anche a livello personale – così ancora il primo cittadino – e siamo vicini ai familiari dei due ragazzi, orgoglio dei loro genitori, che avevano ancora tanto da fare nella vita".  "La nostra comunità piange oggi la perdita di un figlio e di un ragazzo meraviglioso. Una notizia drammatica ha squarciato il risveglio della nostra Comunità di Altino e di Casoli unite, oggi, in un dolore indescrivibile e incolmabile. Esprimo in qualità di Sindaco la vicinanza di tutta la comunità di Altino alle famiglie e a tutti gli amici in questo momento di immenso e straziante dolore", il messaggio del sindaco di Altino, paese in cui viveva Mattia Lorenzo Menna.

Morto il presidente del Rapino calcio – Domenico Di Fazio, di Rapino, era il presidente della squadra di calcio cittadina. Il ricordo del sindaco su Facebook: "Voglio ricordarti così, in uno dei momenti più felici della tua vita, quando hai compiuto l'impresa di riportare il Rapino in prima categoria. Tu non sei un presidente, ma Il Presidente. Non hai grandi disponibilità, ma hai una grande passione che ti rende il più grande. E per essere un uomo, non basta quello che mostri, devi esserlo dentro per davvero. E non riesco a non parlare al presente, perché non riesco ancora a crederci. Chiunque ti abbia incontrato non ha potuto fare a meno di amarti per la tua pulizia, il tuo essere appassionato, la tua integrità, per il tuo darti agli altri senza compromessi, e non solo per lo sport, ma per qualunque cosa il paese avesse bisogno, come far parte della protezione civile o dare una mano ai dipendenti comunali se ce n'era bisogno. Fino al nubifragio dell'altro giorno. Ti abbiamo amato per tua lealtà, perché dentro avevi il sole che ti eri conquistato da solo. Ora prometto che non ti dimenticheremo. E ti renderemo onore. Lo stadio avrà il tuo nome, perché era tuo prima di tutti gli altri. E proclameremo il lutto cittadino perché sei la perdita di un pezzo di tutti noi. Grazie Domenico".

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