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Chiedono soldi ad anziana per riparare protesi in ospedale: 3 sanitari arrestati dai carabinieri

Gli indagati sono un Odontoiatra, un odontotecnico e un infermiere dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo. I tre sono stati sospesi dal servizio e sottoposti agli arresti domiciliari.
A cura di Antonio Palma
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Avrebbero preteso da un'anziana paziente di 84 anni la consegna di soldi per riparare una protesi in ospedale, una prestazione che la donna avrebbe dovuto ricevere gratuitamente. Questa l'accusa nei confronti di tre sanitari in servizio all'Asp di Palermo, arrestati questa mattina dai carabinieri del Comando Provinciale di Palermo al termine dell'inchiesta coordinata dalla locale Procura.

Gli indagati sono un Odontoiatra, un odontotecnico e un infermiere dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale del capoluogo siciliano, ora accusati del reato di concussione, in concorso tra loro. I tre sono stati sospesi dal servizio e sottoposti agli arresti domiciliari. Nei confronti dei tre indagati, il giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso infatti un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari e un contestuale provvedimento di sospensione dell’esercizio di pubblico servizio.

Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Palermo Mezzo Monreale, sono partite a seguito della denuncia della stessa vittima del reato nell'immediatezza dei fatti. L'anziana paziente avrebbe ricevuto una richiesta di versamento di 100 euro in contanti per la riparazione di una protesi dentaria che in realtà sarebbe stata a carico del servizio sanitario. La signora si era rivolta subito ai carabinieri che avevano avviato immediatamente le indagini per accertare i fatti.

Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Palermo Mezzo Monreale, hanno consentito di acquisire gravi elementi indiziari nei confronti dei tre indagati ora arrestati. Gli accertamenti investigativi, infatti, hanno permesso di recuperare anche le banconote che la paziente 84enne era stata costretta a corrispondere ai tre operatori sanitari per ottenere la riparazione della propria protesi dentaria.

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