Chico Forti si difende dall’accusa di voler silenziare Travaglio e Lucarelli: “Neanche mai pensato”
Rigetta ogni accusa Chico Forti, dopo l’indagine della Procura di Verona sulle rivelazioni di un altro detenuto che lo accusa di aver cercato contatti con la ‘ndrangheta per silenziare Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli. “Forti ha ribadito che non è assolutamente vero. La notizia è falsa. Punto” ha ribadito infatti il suo legale, l’avvocato Andrea Radice, dopo aver parlato col 65enne trentino nel carcere a Montorio Veronese dove è detenuto dopo il suo rientro in Italia. Forti sostiene che il racconto dell’altro detenuto sia completamente inventato e che non vi è stato mai nessun colloquio del genere in cella.
“Mi ha detto di non aver mai fatto e neanche mai pensato quel che il detenuto dice” ha spiegato l’avvocato al Fatto Quotidiano che ha ricostruito l'episodio. La vicenda è nata dopo che un detenuto del carcere di Montorio veronese ha riferito che l’ex campione di surf gli avrebbe chiesto di contattare qualche ‘ndranghetista per “mettere a tacere Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona di cui non ricorda il nome. In cambio Forti avrebbe promesso al detenuto un aiuto futuro non appena riottenuta la liberà.
Una ricostruzione completamente smentita dall’accusato che, insieme ai suoi legali, sta valutando ora se farsi sentire dalla stessa Procura che sta indagando sul racconto, senza però indagati ma contro ignoti. Lo stesso avvocato di Chico Forti ha smentito anche i presunti favoritismi in cella. “Non è come tutti gli altri perché tutti conosciamo la sua storia, dunque non può sotto questo profilo essere un detenuto come gli altri. Ma per quanto riguarda il trattamento, viene trattato esattamente come tutti. Non è il fatto di essere noti che autonomamente comporta trattamenti diversi” ha dichiarato il legale.
L’avvocato nei giorni scorsi aveva già sentito Chico Forti spiegando: “È caduto dalle nuvole nell'apprendere quanto riportato oggi dalla stampa, è stupito, affranto e smarrito". "Abbiamo già avvertito le istituzioni e sentito tutti i possibili protagonisti" ha dichiarato invece il capo della Procura Raffaele Tito.