Chico Forti, Nordio trasmette atti per il rientro a Procura Trento: quando potrebbe tornare in Italia
Si avvicina il ritorno in Italia di Chico Forti, detenuto negli Stati Uniti da 24 anni. Dopo l'annuncio della premier Giorgia Meloni e l'okay della Florida al trasferimento nel suo Paese d'origine, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha trasmesso al procuratore generale di Trento l'atto, a sua firma, con cui chiede di promuovere presso la Corte di appello il riconoscimento della sentenza penale irrevocabile emessa dalle autorità americani nei confronti di Forti, condannato all'ergastolo per un omicidio avvenuto a Miami nel 1998.
Nordio ha inviato all'autorità giudiziaria la documentazione inoltrata dal Department of Justice di Washington. Forti resterà comunque in carcere una volta tornato in Italia, ma per il 64enne triestino, ex velista e produttore televisivo, si tratterà comunque di un passo verso la libertà. "Lo so che non sarà breve. Lo so che anche in Italia dovrò stare in carcere, ma in Italia avrò mia madre vicina. La potrò riabbracciare, finalmente", ha detto Forti in un'intervista al Corriere della Sera.
L'imprenditore si è sempre proclamato innocente. Nel nostro Paese, sottoponendosi alle leggi italiane potrebbe ottenere benefici premiali, tra cui anche la libertà condizionale.
Ad attenderlo ci sarà sua madre, Maria Loner Forti, 96 anni, che per tutto questo tempo non ha mai smesso di credere nella sua innocenza. "Sono sempre convinta che sia stato vittima di un terribile errore giudiziario. Chico, sin da bambino, stava dalla parte dei più deboli: è sempre stato mite e pacifico. Ha un carattere burlone, ma è buono, leale, onesto", ha detto la donna in un'intervista al Quotidiano Nazionale