Chico Forti in Italia, l’avvocato: “Possibile libertà vigilata, ma non escludo provvedimento di clemenza”
Secondo Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere Penali del diritto Europeo e Internazionale ed ex consulente della famiglia Forti, con l'arrivo in Italia il 65enne condannato per omicidio negli Stati Uniti potrebbe presto incontrare la mamma a Trento.
"Esiste un principio cristallizzato della Corte Costituente – ha affermato ai microfoni dell'agenzia di stampa AdnKronos- oltre che della Cassazione, su spinta della Cedu, che favorisce i colloqui con i familiari dei detenuti e la risocializzazione. Forti potrebbe ottenere presto il permesso di vedere la mamma". Secondo l'ex consulente della famiglia, inoltre, Forti potrebbe ottenere già tra due anni la libertà vigilata in Italia dopo 25 anni di galera negli Stati Uniti a causa della condanna per omicidio scontata finora in Florida.
"Forti non è stato estradato – ha continuato l'ex consulente – ma è stato consegnato al nostro Paese sulla base di un accordo con gli Usa che stabilisce che finisca di scontare la sua pena in Italia". Per lui ora si aprirebbero nuovi scenari sulla strada della libertà: il 65enne potrebbe infatti ottenere un provvedimento clemenziale, ma a prescindere da questo, secondo l'avvocato, non sarà sottoposto a ergastolo ostativo.
"È stato condannato per un omicidio che nel nostro ordinamento non è sottoposto a questo tipo di misura – ha continuato l'avvocato – quindi, allo scadere del 26esimo anno di detenzione (tra due anni n.d.r) potrebbe ottenere la libertà vigilata".
Un'ipotesi non remota secondo il legale, visto che il 65enne ha già scontato tra i 24 e i 25 anni di galera in Florida. L'ergastolano comune, secondo il codice penale italiano, può essere ammesso alla liberazione condizionale e quindi alla libertà vigilata dopo questo lasso di tempo. Nel giro di 5 anni con la buona condotta, può arrivare ad essere un cittadino del tutto libero per estinzione della pena.