Femminicidio Faenza: “Il killer di Ilenia Fabbri aveva le chiavi di casa”
Per la morte gli Ilenia gli inquirenti hanno parlato di probabile omicidio su commissione e col passare delle ore sono sempre più convinti che l'uomo avesse le chiavi di casa per entrare indisturbato. Si tratta di una possibilità agghiacciante che però gli inquirenti non vogliono escludere. Un killer sarebbe entrato in casa e avrebbe sorpreso la Fabbri in camera da letto. Da lì lei avrebbe cercato di scappare, ma è stata afferrata in cucina e sgozzata con un taglio netto di un coltello trovato in casa e ripulito maldestramente prima di lasciare l'appartamento.
I protagonisti della vicenda hanno alibi intoccabili e inappellabili, dunque agli inquirenti resta da inseguire una quinta persona senza volto e nome. La figlia di Ilenia, Arianna, ricorda di aver chiuso a chiave la porta di casa quando suo padre le ha scritto di uscire alle 5.57 di sabato mattina per partire insieme verso Milano. Il killer, quindi, doveva già essere in possesso delle chiavi, vista la mancanza di segni di effrazione. La ragazza potrebbe ricordare male, ma è verosimile secondo gli inquirenti che l'assassino possa essere entrato perché aveva trovato la porta aperta o perché in possesso di una copia delle chiavi di casa.
Resta da capire se l'assassino fosse o meno al corrente della presenza di un'altra persona in quelle stanze. Arianna ha visto una figura scendere dalle scale e si è barricata in camera con la paura di aver appena visto un ladro. Ha chiamato la figlia di Ilenia, che già era in viaggio. Quest'ultima ha poi avvertito la polizia. Scagionato invece il nuovo compagno Stefano: stavano bene insieme e nel corso delle indagini non sono emersi litigi di alcun tipo. Volevano anche sposarsi.
Nel passato di Ilenia solo qualche contenzioso legale con l'ex marito. Gli aveva fatto causa per reclamare mancati compensi per 100mila euro. C'era poi stato anche il braccio di ferro sulla casa di via Corbara, a lei intestata.