Matteo Messina Denaro

Chiave trovata a Messina Denaro apre un cancello a Mazara del Vallo: caccia al covo segreto del boss

Agenti di polizia e carabinieri stanno effettuando da questa mattina all’alba una serie di perquisizioni in un complesso residenziale di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, alla ricerca di un covo segreto utilizzato da Matteo Messina Denaro nei suoi anni di latitanza.
A cura di Davide Falcioni
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Polizia e carabinieri stanno effettuando da questa mattina all'alba una serie di perquisizioni in un complesso residenziale di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. L'attività investigativa è stata disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e rientra nelle indagini sulla rete dei fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro. Il provvedimento nasce dagli accertamenti dello Sco che hanno consentito di ricostruire gli spostamenti dell'ex capo di Cosa Nostra in un'area di Mazara nei mesi precedenti all'arresto.

L'attenzione si è concentrata su un complesso residenziale in cui si ritiene che Messina Denaro abbia avuto la disponibilità di un immobile o di un eventuale "covo riservato" ancora non individuato. Controlli e perquisizioni sono attualmente in corso in tutti i garage della zona e si sta effettuando una ispezione dei luoghi per verificare se alcune chiavi trovate al latitante e ai suoi fiancheggiatori aprano appartamenti e locali della struttura.

La strada in cui si stanno concentrando le ricerche, in particolare, è una delle più trafficate di Mazara del Vallo ed è particolarmente lunga: collega la città a Campobello e Castelvetrano e vi sorgono diversi bar, negozi, supermercati, oltre al comando dei carabinieri.

Sono infatti state le chiavi trovate a Messina Denaro il giorno del suo arresto, l'analisi dei tabulati del suo cellulare e le immagini delle videocamere piazzate in diversi punti del Trapanese, la provincia in cui si sono per anni concentrate le indagini per la cattura dell'ex latitante, a condurre gli inquirenti al complesso residenziale di Mazara del Vallo, in via Castelvetrano 45/c che dall'alba carabinieri del Ros e polizia stanno perquisendo.

Dopo l'arresto del boss e dopo aver individuato l'Alfa con cui il latitante si spostava, gli investigatori hanno ripassato al setaccio le riprese ed esaminato le celle agganciate dal suo cellulare scoprendo che in una occasione il capomafia e la sua amante, Lorena Lanceri, attualmente detenuta e condannata a 13 anni per mafia, si erano dati appuntamento in un luogo vicino Mazara. Nelle immagini si vedono le loro auto attraversare la visuale di una videocamera e comparire sotto un altro occhio elettronico un'ora dopo, un dettaglio che ha spinto gli investigatori a pensare che i due si fossero dati appuntamento in un luogo tra le due telecamere.

Sono così scattati gli accertamenti. La polizia, che aveva sequestrato le chiavi trovate al boss, ha scoperto inoltre che una apriva il cancello del residence di via Castelvetrano. Gli investigatori stanno ora tentando di verificare se tra le diverse altre chiavi sequestrate qualcuna apra appartamenti o garage del complesso immobiliare. Dalla cattura del boss gli inquirenti hanno sempre avuto il sospetto che Messina Denaro avesse uno o più covi segreti, ancora mai rintracciati, in cui nascondeva documenti e computer. L'obiettivo dell'attività di oggi è proprio quello di individuarli.

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