Chiara Ugolini, la dedica del fidanzato sui social: “Sei e resterai per sempre la mia metà”
Un lungo post e tante foto che ritraggono Chiara Ugolini da sola, sorridente, o insieme a lui in uno dei tanti viaggi che hanno condiviso. Così Daniel Bongiovanni ha voluto salutare la sua fidanzata, uccisa domenica sera nella loro casa di Calmasino di Bardolino sul lago di Garda dal vicino di casa, il 38enne Emanuele Impellizzeri, reo confesso dopo aver tentato una breve fuga prima di essere fermato a Firenze dai carabinieri.
In un post condiviso sul proprio profilo Instagram il compagno di Chiara scrive: "Sei e resterai per sempre la mia metà, la parte che mi completa, la mia ragione di vivere. Abbiamo passato mille avventure, ma era solo l'inizio, avevamo migliaia di progetti insieme rimasti in sospeso. Gireremo tutto il mondo insieme e so che tu sarai sempre al mio fianco per tutta la vita. Ti amo Chiara, ti amerò per sempre e questo non cambierà mai e tu lo sai". E poi un commento per aggiungere e rassicurare tutti i suoi amici che porterà Chiara in giro per il mondo con lui. Daniel e Chiara vivevano insieme in quell'appartamento del Veronese dove la 27enne è stata uccisa: domenica sera Chiara era in casa da sola e il suo assassino, come ha poi confermato agli inquirenti lo sapeva, per questo si è intrufolato in casa e ha aggredito la giovane vicina, forse in seguito a un tentativo di stupro. Ma il movente così come le cause del decesso della 27enne restano ancora da chiarire.
Impellizzeri, che ora si trova in carcere a Firenze con l'accusa di omicidio volontario ha raccontato di averla spinta ma non ha saputo dare una spiegazione sul perché si trovasse in casa della giovane, nella cui bocca i medici hanno trovato uno straccio imbevuto di candeggina o di un'altra sostanzia corrosiva simile, che potrebbe aver causato una emorragia agli organi interni. Questo spiegherebbe le tracce di sangue sulla bocca di Chiara e la mancanza di altre ferite sul corpo o sulla testa, sinonimo del fatto che non sia stata colpita con nessun oggetto. Ma sarà l'autopsia, prevista per domattina, presso l'Istituto di Medicina legale del Policlinico scaligero, a chiarire cosa abbia provocato la morte della ragazza. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Verona, guidati dal tenente colonnello Stefano Mazzanti che dovranno chiarire cosa sia accaduto domenica sera.