Chiara Ugolini, autopsia rileva molti traumi interni ma nessuno spiega la morte della 27enne
L'autopsia sul corpo di Chiara Ugolini non ha permesso di determinare con esattezza la causa della morte della giovane donna trovata senza vita domenica pomeriggio nell’appartamento in cui viveva col fidanzato a Bardolino (Verona). L'esame autoptico, secondo quanto apprende l’Ansa da fonti vicine all’inchiesta, è andato avanti per 4 ore e ha riscontrato diversi traumi interni, alla nuca, al torace, all'addome, segno di una colluttazione violenta con l’aggressore, ma nessuna lesione che spieghi da sola la causa del decesso. È da approfondire anche l’entità dei danni causasti dalla candeggina che è stata trovata sullo straccio che la vittima è stata costretta a ingerire.
Il vicino di casa non collabora – Per l’omicidio di Chiara Ugolini è stato arrestato Emanuele Impellizzeri, vicino di casa della vittima che ha ammesso le sue responsabilità pur senza chiarire il perché della brutale aggressione. Si attendevano i risultati dell’autopsia sul corpo della ventisettenne anche per fare luce proprio sulla dinamica dei fatti visto che il vicino di casa per il momento si rifiuta di collaborare non rispondendo alle domande del gip. Nessuna ipotesi è stata scartata, anche se al momento quella più accreditata potrebbe essere di una aggressione a sfondo sessuale. Chiara avrebbe tentato di ribellarsi con tutte le sue forze.
Omicidio Chiara Ugolini: Impellizzeri resta in carcere – Questa mattina il gip di Firenze Angela Fantechi ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare in carcere per Impellizzeri. Al momento l'uomo è nel carcere di Sollicciano (Firenze). Il gip inoltre si è dichiarato incompetente per territorio e quindi trasmetterà gli atti al tribunale di Verona dove un altro gip deciderà se confermare o meno il provvedimento fiorentino.