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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Chiara Poggi, Garofano su polemiche per nomina a consulente di Sempio: “Accertamenti dei miei ex collaboratori”

Il generale Garofano ha risposto alle richieste di esclusione come consulente di Andrea Sempio avanzate dalla difesa di Alberto Stasi durante la trasmissione Quarto Grado. Garofano ha spiegato infatti che tutti i rilievi effettuati sul luogo del delitto nel 2007 furono operati da alcuni suoi ex collaboratori, nominati all’epoca come consulenti della Procura.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Spetta ai giudici della Corte di Cassazione decidere se riaprire il giallo di Garlasco o assolvere in via definitiva Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007. Lui, unico imputato, non sarà presente.
Chiara Poggi.
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Continuano le indagini relative all'omicidio di Chiara Poggi uccisa il 13 agosto del 2007 a Garlasco. Per il delitto è in carcere da dieci anni l'ex fidanzato Alberto Stasi, condannato a una pena di 16 anni. Proprio oggi Stasi ha ottenuto la semilibertà: l'uomo, che già lavora fuori dal carcere, potrà intrattenersi fuori anche per attività culturali e sociali.

La semilibertà non ha nulla a che fare con il coinvolgimento nelle indagini di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi ora nuovamente trascinato nell'inchiesta sulla morte della ragazza. Sempio è stato sentito in sede di incidente probatorio sui nuovi interrogativi aperti sul caso.

Le nuove indagini su Andrea Sempio

L'ipotesi investigativa attualmente è che Sempio possa aver partecipato al delitto con lo stesso Stasi, ma non è la prima volta che si accendono i riflettori sull'uomo. I legali di Stasi lo avevano infatti indicato come possibile colpevole già nel 2013, ma la denuncia fu archiviata nel 2018.

Le nuove indagini ruotano tutte attorno alla prova genetica: il giudice per le indagini preliminari, Daniela Garlaschelli, ha proposto il genetista Emiliano Giardina per effettuare la perizia super partes sul DNA, ma in aula è battaglia anche sui consulenti.

Secondo quanto riporta la trasmissione Tv Quarto Grado, la Procura avrebbe chiesto di ricusare, ossia sostituire, il super perito Giardina "colpevole" di aver espresso la sua opinione in un'intervista. Il professor Giardina ha spiegato di non aver rilasciato alcun parere, neppure dal punto di vista tecnico, e di aver risposto ad alcune domande come uno dei 10-15 genetisti intervistati. Il giudice si è comunque riservato la valutazione.

La testimonianza del generale Garofano, consulente di parte per Sempio

La difesa di Stasi ha invece chiesto di escludere il generale Garofano come consulente di Sempio in virtù del suo trascorso incarico al Ris proprio all'epoca del delitto. L'ex comandante del Ris di Parma ha spiegato durante la trasmissione di "non aver partecipato ad alcuna analisi in quel periodo, né genetica nè delle impronte papillari".

Le foto sul luogo dell'omicidio testimoniano il "passaggio" di Garofano durante i rilievi tecnici all'epoca dei fatti. Il generale ha spiegato di essere stato nella casa di Garlasco da ex comandante dei Ris, ma di non aver partecipato ad attività di indagine e di essere andato per finalità diverse rispetto all'analisi genetica. 

"L'oggetto dell'incidente probatorio è stata l'analisi del Dna. Questo genere di rilievi non è stato fatto da me, furono i miei ex collaboratori all'epoca dell'omicidio ad effettuare i rilievi come consulenti. Sempre loro furono nominati come consulenti della Procura e fecero due sopralluoghi, uno il 5 di settembre e l'altro il 12 e ad entrambi io non partecipai. È la prima volta che una difesa segnala l'incompatibilità di un consulente di parte – ha continuato -. L'attività portata avanti dai miei collaboratori e che sarà oggetto del prossimo incidente probatorio, non mi ha visto coinvolti. Le relazioni sono state firmate da loro e sempre loro hanno testimoniato. Se fossi incompatibile io, dovremmo dire lo stesso del Dottor Capra che ha partecipato a quei sopralluoghi durante i quali io non ero presente".

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Il papà di Andrea sempio: "Era con me quella mattina"

Il papà di Andrea Sempio è stato intervistato dalla trasmissione Tv sull'agosto del 2007, mese dell'omicidio di Chiara Poggi. Il giorno del delitto, secondo l'uomo, Sempio era in sua compagnia. "Non avrei mai pensato a una cosa del genere, una cosa assurda, ma proprio mai. Quella mattina lì ci siamo svegliati, lui era insieme a me e all'arrivo di sua madre ha preso l'auto ed è andato Vigevano, in biblioteca. Poi è tornato a Garlasco ed è venuto dalla nonna, in questa casa". "È stato qui, poi siamo usciti e siamo andati sulla strada che va verso i Poggi. Siamo arrivati lì davanti e abbiamo visto le transenne e i carabinieri. Ha voluto andare a vedere e ho capito che qualcosa non andava".

"Se avessi avuto sospetti su Andrea – ha spiegato – lo avrei portato dai Carabinieri. Mio figlio è una brava persona. Non se ne parla di assassino". La mamma, Daniela Ferrari, ha ribadito che in famiglia vi è tanta rabbia per "una cosa messa in piedi senza alcun fondamento".

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