Chiara, morta a 24 anni nell’incidente sull’A4: indagato il camionista. La collega che era con lei resta grave
È indagato per omicidio stradale l'uomo alla guida del tir che ha travolto e ucciso martedì scorso Chiara Moscardi, la psicologa 26enne originaria di Rovigo, morta sul colpo. Lei era scesa dal furgoncino, appartenente ai servizi sociali del comune di Venezia, nel quale viaggiava insieme ad altre tre persone a causa di un guasto lungo la corsia di emergenza dell’autostrada A4, tra Cessalto e San Donà di Piave, quando si è verificata la tragedia.
Il nome del conducente del Tir è stato iscritto nel registro degli indagati al fine di poter effettuare tutti gli accertamenti necessari per ricostruire le cause del sinistro e le eventuali responsabilità. Intanto, restano gravissime le condizioni della collega di Chiara, una 27enne di Treviso, che è ricoverata all'ospedale di Mestre in terapia intensiva e in prognosi riservata. È stata già sottoposta a due interventi mentre le altre due persone coinvolte nell'incidente e l'autotrasportatore hanno riportato ferite più lievi.
La causa dell’incidente, al vaglio della polizia stradale di San Donà, è stata con tutta probabilità una fatale distrazione del camionista. Sottoposto ad alcoltest è risultato negativo e non risulta sia stato colpito da un malore o un colpo di sonno. Secondo quanto ricostruito finora avrebbe sbandato sulla destra, in direzione Venezia, con il mezzo pesante che trasportava un carico di pellet, agganciando il furgone sulla corsia di emergenza e trascinandolo oltre la carreggiata sfondando il guardrail per rovesciarsi sul pendio verso i campi.
Intanto, l'autorità giudiziaria ha già dato il via libera ai funerali della giovane psicologa senza richiedere l'autopsia. Sarà successivamente effettuata una perizia tecnica sui mezzi disposta dal pm Giovanni Gasparini.