Chiara Gualzetti uccisa con una serie di coltellate, l’avvocato: “Omicidio premeditato ed efferato”
"I genitori di Chiara sono distrutti e chiedono giustizia". Così Giovanni Annunziata, l'avvocato dei genitori di Chiara Gualzetti, la giovane trovata morta lunedì 28 giugno 2021 nei pressi della sua abitazione, a Monteveglio (Bologna). Il corpo di Chiara era parzialmente nascosto da un cespuglio ai piedi dell'Abbazia di Monteveglio e riportava ferite da arma da taglio e altre lesioni. Subito i sospetti degli inquirenti sono ricaduti su un amico con cui la ragazza aveva appuntamento nella serata di domenica, poco prima di sparire. Chiara è stata "colpita ripetutamente con una serie di colpi portati sia di punta che di taglio" con un coltello da cucina impugnato dall'amico che ha confessato e che ora deve rispondere di omicidio pluriaggravato dalla premeditazione e dalla minore età della vittima. È quanto si legge nel capo di impugnazione firmato dal pm del tribunale per i minorenni di Bologna Simone Purgato.
I capelli dell'amico nelle mani della vittima
Interrogato dai Carabinieri, il giovane si è più volte contraddetto per poi confessare, dichiarando di aver agito"spinto da una forza superiore". Mercoledì 30 giugno il ragazzo è stato sentito presso il Tribunale dei Minori di Bologna, dove ha confermato il fatto. Fermo convalidato e disposta la custodia cautelare in carcere: così ha deciso il Gip del tribunale per i minorenni di Bologna, accogliendo le richieste della Procura, all'esito dell'udienza. Intanto, gli avvocati delle due parti stanno nominando i loro periti per l'autopsia che è prevista entro venerdì. I capelli del giovane sono stati trovati nelle mani della ragazza. È un dettaglio emerso dal sopralluogo medico legale e che fa pensare che la ragazza abbia tentato un'estrema difesa, prima di soccombere all'assassino.
L'avvocato della famiglia Gualzetti: "Delitto efferato e premeditato"
Giovanni Annunziata, legale della famiglia Gualzetti, insiste sull'elemento della premeditazione: "Un'aggravante che deve rimanere cristallizzata in sede di processo", afferma. Secondo il legale la premeditazione risulta evidente dalla freddezza con cui ha agito il ragazzo, che dopo avere accoltellato Chiara "ha avuto lucidità di cancellare tutte le chat (poi recuperate dagli inquirenti, n.d.r.), di tornare a casa sua e comportarsi normalmente". Dal canto suo, la legale dell'indiziato potrebbe chiedere la perizia psichiatrica, ma si rifiuta per il momento di parlare con la stampa. Nell'attesa dell'esame autoptico previsto per mercoledì, il pm e gli avvocati stanno nominando i loro periti. "Oltre che di un medico legale ci avvarremo di un anatomopatologo", continua Annunziata. E conclude: "Quello che ci interessa ora è che sia fatta giustizia per Chiara e per i suoi genitori, la cui sofferenza è indescrivibile".
Una fiaccolata per ricordare Chiara
Intanto, nella serata di mercoledì 30 giugno, a partire dalle 20,30, gli abitanti di Monteveglio si riuniscono per una veglia in ricordo della giovane Chiara.